Discussioni sulle elezioni amministrative
Il governo monocolore liberale di Bucarest ha preso una decisione che potrebbe modificare decisivamente le circostanze politiche di un anno in cui, in Romania, sono previste elezioni amministrative e politiche. La decisione presa, giovedì, dall’Esecutivo di porre la fiducia sull’elezione dei sindaci in due turni di scrutinio è stata spiegata dal premier Ludovic Orban il quale ha parlato della necessità di dare ai sindaci una maggiore legittimità politica e forza per sostenere i piani di sviluppo delle loro comunità: “Dobbiamo assumerci questo rischio, perché il Governo ha l’obbligo di intervenire laddove le cose non funzionano correttamente e di migliorare i meccanismi democratici”, ha affermato il premier.
Roxana Vasile, 17.01.2020, 12:28
L’elezione dei sindaci in un unico turno è stata voluta, nel 2011, proprio dai democratico-liberali, attualmente membri del PNL, mentre i socialdemocratici se ne sono opposti, ma adesso non desiderano più che si torni all’elezione in due turni. Perciò il PSD, all’opposizione, ha annunciato di contare sul sostegno dell’Unione Democratica Magiari di Romania per inoltrare una mozione di sfiducia. Ma, paradossalmente, del crollo del Governo liberare potrebbe approfittare lo stesso PNL, il quale vorrebbe organizzare anche elezioni politiche anticipate intorno alla data delle amministrative previste in primavera.
Per i liberali, le anticipate e l’elezione dei sindaci in due turni sarebbero un grande vantaggio politico, dopo il precedente successo alle europee e alle presidenziali dell’anno scorso. Invece, le amministrative in un unico turno e le politiche organizzate alla data prevista, in autunno, darebbero al PSD una tregua preziosa in cui il partito si potrebbe riprendere dopo i fallimenti dell’anno scorso e potrebbe mantenere quanto più rappresentanti nelle diverse strutture direttive. Cosicché il presidente ad interim del PSD, Marcel Ciolacu, ha cercato di frenare l’entusiasmo dei liberali: “Vi posso assicurare che questa mozione passerà. Sono convinto che, da questo momento, cominceranno a circolare voci sull’organizzazione di elezioni anticipate. Non si arriverà ad anticipate, dimostreremo di avere la capacità di creare una nuova maggioranza parlamentare”, ha dichiarato Marcel Ciolacu.
Il PSD ha ricordato che esistono decisioni della Corte Costituzionale e raccomandazioni della Commissione di Venezia in cui si precisa che la legislazione elettorale non va cambiata se mancano meno di sei mesi alla data dello scrutinio. In più, su richiesta del PSD, la Commissione di monitoraggio degli stati membri dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa ha approvato l’attivazione delle procedure di investigazione della Romania dal punto di vista dell’osservanza delle norme democratiche se il Governo Orban ponesse la fiducia sulla modifica della legislazione sulle amministrative. Il Partito Movimento Popolare ha affermato che la fiducia del Governo sull’elezione dei sindaci in due turni è un’iniziativa coraggiosa e che la sosterrà nel Parlamento. Anche l’USR ha salutato la decisione di Ludovic Orban. L’ALDE, invece, sostiene l’elezione dei sindaci in due turni, ma attira l’attenzione che, con la fiducia del Governo su questo argomento, si mira a forzare l’organizzazione delle anticipate, fatto che intaccherebbe sulla stabilità del Paese.