NATO, un maggiore impegno nel Medio Oriente
Laggravamento della situazione di sicurezza nel Medio Oriente è nocivo soprattutto per la stabilità dellIraq, dellintera regione, ma anche per la stabilità internazionale. Però, lescalation delle tensioni non è benefica per nessuno. Anzi, ora che si può notare una certa tranquillità, è il momento che tutte le diplomazie intervengano per consolidarla. È quanto dichiarato dal presidente Klaus Iohannis, il quale ha parlato, giovedì, in una conferenza stampa a Bucarest, dei più recenti sviluppi su questo tema. Per fortuna – ha detto il presidente – finora, gli interessi della Romania non sono stati danneggiati: si tratta, prima di tutto, della sicurezza dei cittadini romeni, inclusi i militari romeni in Iraq.
Roxana Vasile, 10.01.2020, 13:36
Allinizio della settimana, le autorità avevano annunciato che i 14 militari romeni dislocati in Iraq sono stati rilocati, sono sani e salvi, come pure i 180 civili romeni della zona irachena di Erbil, dove sono stati lanciati missili iraniani. Stando al presidente Iohannis, Bucarest coordina le sue azioni con i partner dellUE e della NATO, ma anche a livello bilaterale con i suoi partner strategici, in primo luogo con gli USA, affinché la situazione si distenda. “La Romania sostiene lunità, lindipendenza, la sovranità e lintegrità del territorio iracheno. Lungo gli anni, la Romania ha svolto un ruolo importante negli sforzi di stabilizzazione e ricostruzione di questo Paese, nellambito di iniziative internazionali collettive. Questi processi vanno continuati, in primo luogo, nellinteresse dei cittadini iracheni e per non sprecare gli importanti sforzi fatti in tal senso. La nostra lotta congiunta – assieme ai partner internazionali, alle istituzioni e ai cittadini di questo Paese – contro il terrorismo deve continuare con fermezza. Non cè bisogno di nuovi focolai di conflitto, ma di unire gli sforzi per portare la pace nella regione e per garantire la sicurezza necessaria alla ricostruzione, ha affermato Klaus Iohannis.
Un maggiore coinvolgimento della NATO nel Medio Oriente, desiderato esplicitamente dal presidente americano Donald Trump, sarebbe, nellopinione del presidente Klaus Iohannis, opportuno per la sicurezza, ma anche per la ricostruzione, alla quale la Romania è interessata. Daltronde, lAlleanza Nord-Atlantica sta esaminando attualmente le modalità per rispondere alla sollecitazione del presidente Trump di impegnarsi di più nellOriente, come annunciato dal segretario generale Jens Stoltenberg. Questultimo ha parlato, giovedì, alla sede dellorganizzazione a Bruxelles, col premier romeno Ludovic Orban, ringraziando la Romania per il suo contributo alla missione dellAlleanza di addestramento e di formazione in Iraq.
La Romania svolge un ruolo-chiave allinterno della NATO ed ha un contributo fondamentale nel garantire la sicurezza nella zona del Mar Nero, ma non solo – ha aggiunto ancora Stoltenberg, parlando anche della necessità degli investimenti nella Difesa e ricordando che Bucarest stanzia già il 2% del PIL a questo settore. Conto sulla Romania, come pure sugli altri alleati, e spero che continuino nello stesso ritmo – ha concluso il segretario generale della NATO, il quale ha ricevuto da Ludovic Orban assicurazioni che la Romania continuerà ad offrire il suo sostengo affinché gli obiettivi dellAlleanza siano portati a compimento.