Opinioni sul sistema pensionistico in Romania
5 milioni di pensionati su una popolazione attiva di soli 9 milioni, il declino demografico costante, il deficit cronico di manodopera, alimentato dallesodo dei giovani e, non in ultimo, un budget delle pensioni sempre in negativo, che richiede prestiti per essere equilibrato – sono elementi che rendono la Romania un Paese vulnerabile a medio e lungo termine. Dopo il crollo del governo socialdemocratico e linsediamento di quello liberale, il dibattito sul tema di una riforma approfondita del sistema pensionistico e diventato dobbligo nellagenda pubblica.
Ştefan Stoica, 09.01.2020, 13:48
La ministra del Lavoro e della previdenza sociale, Violeta Alexandru, ha confermato, alla radio pubblica che al momento vengono effettuate analisi e valutazioni di un progetto che prevede la possibilità che i lavoratori scelgano di continuare lattività dopo letà di 65 anni, necessaria attualmente per il pensionamento, fino ai 70 anni. Questo tema sarà ampiamente analizzato, promette la ministra Alexandru. Personalmente, sono convinta che unidea del genere debba essere analizzata nella società, tenuto conto degli sviluppi che io noto al contatto con i pensionati e prendendo in considerazioni i segnali che loro trasmettono; molti di loro sono consapevoli che una vita attiva, lavorativa, sia a loro vantaggio, aumentando la pensione e, allo stesso tempo, sentono il bisogno di lavorare ancora. Altri, invece, si propongono di andare in pensione ancora prima. Per questo è necessario un dibattito. Comunque, unidea del genere non presuppone che le persone siano costrette a restare al lavoro, bensì darebbe la possibilità a chi desidera di optare per una proroga del periodo lavorativo, ha dichiarato Violeta Alexandru.
Il futuro del sistema pensionistico preoccupa lintera Europa. Stando alla ministra del Lavoro, nellUnione ci sono stati in cui la speranza di vita è diversa rispetto a quella della Romania e in cui sono incoraggiate le misure attive, compreso laumento delletà di pensionamento, ma ci sono anche Paesi in cui le cose non sono ancora decise. In Romania, il punto pensionistico aumenterà, a settembre, del 40%, un aumento legiferato dallex coalizione di sinistra e che preoccupa molto gli esperti che temono uno squilibrio di bilancio accentuato. Il Governatore della Banca Centrale, Mugur Isărescu, dichiarava che, quando laumento delleconomia è del 4%, non ci può essere una crescita del 40%. Quindi non possono aumentare neanche le pensioni.
I soldi sono previsti. Non si tratta tanto dellimpatto quanto di una decisione che abbiamo preso, cioè quella di osservare la legge. Siamo invece preoccupati del modo in cui il PSD ha pensato di fare le leggi, solo per motivi elettorali, senza tener conto di tutti questi segnali lanciati dagli esperti che seguono levoluzione economica della Romania e che sanno, in generale, che non si possono fare salti così grandi dun tratto, ha detto ancora Violeta Alexandru.
Daltra parte, il governo liberale ha annunciato che intende aumentare, fino al 6%, il contributo al secondo pilastro delle pensioni, quelle con gestione privata. Finora, il loro rendimento è stato ottimo, il che fa delle pensioni private lunica certezza in un mare di incertezze per quanto riguarda la sostenibilità delle pensioni gestite dallo stato.