Il secondo mandato del presidente Iohannis
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha presentato, giovedì, il bilancio del primo mandato di capo dello stato, prima di prestare giuramento, sabato, di fronte alle due Camere riunite del Parlamento, per il secondo. Sostenuto dal PNL, al governo, Klaus Iohannis ha stravinto il secondo turno delle elezioni presidenziali dello scorso novembre, con il 66,09% dei voti, mentre la sua sfidante, l’ex premier social-democratica Viorica Dăncilă ha ottenuto solo il 33,91%.
Leyla Cheamil, 20.12.2019, 14:44
Il presidente romeno, Klaus Iohannis, ha presentato, giovedì, il bilancio del primo mandato di capo dello stato, prima di prestare giuramento, sabato, di fronte alle due Camere riunite del Parlamento, per il secondo. Sostenuto dal PNL, al governo, Klaus Iohannis ha stravinto il secondo turno delle elezioni presidenziali dello scorso novembre, con il 66,09% dei voti, mentre la sua sfidante, l’ex premier social-democratica Viorica Dăncilă ha ottenuto solo il 33,91%.
Il presidente ha affermato che il più importante obiettivo del suo primo mandato è stato il mantenimento del percorso pro-europeo e democratico della Romania, considerando gli ultimi cinque anni come anni segnati da sfide importanti, tra cui, durante i governi socialdemocratici, il più grave è stato “il pericolo che il Paese lasciasse la traiettoria occidentale”. Il presidente Iohannis ha affermato che, per quanto riguarda la politica estera, ha puntato sulle tre coordinate che hanno costituito il filone di continuità del suo mandato, rispettivamente l’aumento del ruolo della Romania nella NATO e nell’UE e l’ampliamento e il rafforzamento del Partenariato strategico con gli USA.
Allo stesso tempo, in piano interno, il capo dello stato ha sottolineato che il buon funzionamento delle autorità pubbliche è stata la sua principale preoccupazione: “Negli ultimi tre anni, si è cercato di confiscare l’intero stato romeno e di indebolirlo attaccando la giustizia e insediando in cariche direttive persone incompetenti membri di un certo partito. Per controbilanciare queste forze profondamente antidemocratiche, che hanno cercato di fermare la lotta alla corruzione, ho impiegato tutti i meccanismi costituzionali.”
In piano economico, Klaus Iohannis ha dichiarato di aver sempre chiesto politiche economiche responsabili, investimenti consistenti e costanti, equilibri sani e prudenza fiscale e di bilancio e, quando queste quattro direzioni sono state “minacciate da decisioni sbagliate”, ha agito, nei limiti delle prerogative costituzionali, per “fermare le derive”.
Anche l’istruzione e la ricerca sono stati settori prioritari per il capo dello stato, che ha avuto come progetto assai caro “La Romania istruita”, descrivendolo come la più ampia consultazione mai esistita finora nel campo dell’istruzione, aperta a tutta la società. Egli ha inoltre affermato che, nel campo della Salute, ha puntato sugli obiettivi assunti nel Programma Presidenziale, promuovendo in particolar modo l’educazione per la salute e la prevenzione, il collocamento del paziente al centro del sistema, la valorizzazione del personale sanitario e l’implementazione dell’innovazione nella medicina, tramite il sostegno del concetto di medicina personalizzata. Prima di vincere il primo mandato presidenziale nel 2014, Klaus Iohannis, ex insegnante di fisica, è stato sindaco di Sibiu nel periodo 2000 — 2014.