NATO, messaggio di unità
“Tutti per uno e uno per tutti” — è stato il messaggio di unità che il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg ha trasmesso alla fine del vertice dell’Alleanza cui hanno partecipato, per due giorni, a Londra, i leader dei Paesi membri della struttura militare fondata 70 anni fa. L’incontro al vertice si è concluso con una dichiarazione congiunta in cui i leader alleati hanno sostenuto la solidarietà, l’unità e la coesione, nonostante i dissensi significativi esistenti su certi temi. Nel documento, la NATO ribadisce il carattere difensivo e il desiderio di disarmo, ma sottolinea che resta un’alleanza nucleare, finché esisteranno ancora armi del genere. Perciò, l’Alleanza sottolinea che rafforzerà continuamente la sua capacità di deterrenza e di difesa con un insieme adeguato di sistemi nucleari, convenzionali e anti-missile, adattati in permanenza.
Corina Cristea, 05.12.2019, 14:54
Le divergenze all’interno dell’Alleanza sono inevitabili quando 29 leader mondiali si trovano allo stesso tavolo, ma ci sono punti di vista comuni quando si tratta di garantire la sicurezza, lottare contro il terrorismo o contro le sfide da parte della Russia, ha sottolineato Jens Stoltenberg. Nella dichiarazione è precisato il desiderio di avviare un processo di riflessione sul futuro dell’Alleanza Nord-Atlantica, una decisione salutata dal presidente francese Emmanuel Macron. Macron ha continuato a sostenere il suo punto di vista secondo cui l’Alleanza si troverebbe in uno stato di morte cerebrale”, essendo scontento soprattutto a causa dell’intervento della Turchia in Siria e del fatto che Ankara ha acquistato un sistema antimissile russo.
Per la prima volta, i leader NATO hanno discusso anche dell’ascensione della Cina in piano internazionale. Abbiamo parlato di come potremmo includere al Cina nelle procedure di controllo dell’armamento. Tale processo è solo all’inizio, ma è un passo importante fatto dai leader della NATO”, ha dichiarato Jens Stoltenberg, mentre il presidente americano, Donald Trump, ha affermato di aver convinto gli alleati che la compagnia cinese di telecomunicazioni Huawei rappresenta un rischio per la sicurezza. Accennando alle prospettive di sviluppo della NATO, il presidente Klaus Iohannis, che ha rappresentato la Romania, ha dichiarato che, dopo questo vertice è necessario un processo di riflessione: “Dobbiamo stabilire insieme quali sono le minacce cui deve far fronte la NATO, come trattare il terrorismo internazionale, i teatri operativi, dove la NATO non è presente come organizzazione, ma dove sono presenti Paesi membri della NATO.