I socialdemocratici dopo le presidenziali
Il 2019 è un anno buio per il partito che da tre decenni domina la scena politica romena post-comunista. A maggio, il PSD ha perso le elezioni europee stravinte dal PNL, riunendo solo la metà dei consensi ottenuti tre anni fa, quando era tornato al governo. Il giorno dopo, Liviu Dragnea, luomo forte del partito e della coalizione governativa formata dal PSD e dallALDE, è stato condannato e incarcerato per atti di corruzione.
Bogdan Matei, 27.11.2019, 12:10
Il 2019 è un anno buio per il partito che da tre decenni domina la scena politica romena post-comunista. A maggio, il PSD ha perso le elezioni europee stravinte dal PNL, riunendo solo la metà dei consensi ottenuti tre anni fa, quando era tornato al governo. Il giorno dopo, Liviu Dragnea, luomo forte del partito e della coalizione governativa formata dal PSD e dallALDE, è stato condannato e incarcerato per atti di corruzione.
A settembre, i partner liberal-democratici sono passati allopposizione e il Governo del nuovo leader PSD, Viorica Dăncilă, è diventato minoritario. A ottobre, Dăncilă e la sua squadra hanno perso anche il potere esecutivo dopo che il Parlamento ha adottato la mozione di sfiducia inoltrata dallex opposizione liberale, attualmente al governo. In fine, candidata alle presidenziali, il capo della sinistra è stata sconfitta, domenica, al ballottaggio, dal presidente in carica, Klaus Iohannis, appoggiato dai liberali.
Secondo una tradizione costante e implacabile, cui sono caduti vittime tutti i candidati che hanno perso alle presidenziali – Adrian Năstase, Mircea Geană, Victor Ponta – i socialdemocratici hanno detronizzato il proprio leader che ha ottenuto al ballottaggio la più bassa percentuale mai raggiunta da un candidato della sinistra. Lesecuzione politica è avvenuta a meno di 48 ore dallo scrutinio. Martedì notte, rimasta senza lappoggio dei colleghi, Viorica Dăncilă ha annunciato che deve dare le dimissioni, alla fine di una seduta molto tesa del Comitato Esecutivo Nazionale. In precedenza, avevano rassegnato le dimissioni tutti i vicepresidenti e quindi si era sciolto lUfficio Permanente Nazionale del partito.
La direzione interinale è stata assunta dal presidente della Camera dei Deputati, Marcel Ciolacu. Sarà affiancato dallex vicepremier Paul Stănescu, nella carica di segretario generale, da otto vicepresidenti regionali e da altri cinque leader delle filiali PSD, che hanno ottenuto buone percentuali alle elezioni presidenziali. Lex capo del PSD assumerà la direzione dellorganizzazione delle donne socialdemocratiche. Il presidente ad interim del PSD, Marcel Ciolacu: Siamo giunti alla conclusione che cè bisogno di un reset del partito e non abbiamo fatto un “macello come la gente si aspettava finora, che siano escluse certe persone. È una prima per il PSD: lex leader rimane nella squadra del partito, come presidente dellorganizzazione delle donne.
Dal canto suo, Viorica Dăncilă afferma che la dimissione è un modo di assumersi la responsabilità per il risultato delle elezioni: Ho capito lopinione dei miei colleghi, non è un momento di debolezza, è un momento di dignità e io ritengo necessario che rassegni le dimissioni dalla carica di presidente del Partito Socialdemocratico. È un gesto che ho fatto per il partito.
Lanno prossimo, molto probabilmente a febbraio, dovrebbe essere organizzato un congresso in cui sarà eletta la nuova squadra direttiva, che guiderà il PSD verso i prossimi test elettorali – le elezioni amministrative e politiche.