Strategie per il ballottaggio presidenziale in Romania
Il 24 novembre si svolge il secondo turno delle presidenziali in Romania, per cui da un giorno allaltro si acutizza la guerra tra i due protagonisti che si contendono la più alta carica nello stato, raggiungendo a volte quote parossistiche, divertendo o esasperando lopinione pubblica. Lattuale capo di destra dello stato, Klaus Iohannis, ha più chance: nel primo turno, del 10 novembre, ha raccolto circa il 37% dei voti. La sua controcandidata è lex premier socialdemocratica, Viorica Dăncilă, il cui governo è stato rimosso solo una settimana prima del primo turno tramite una mozione inoltrata dal PNL, il partito di Klaus Iohannis.
Roxana Vasile, 13.11.2019, 14:46
Contrariamente a tutte le scommesse fatte in merito ad un possibile crollo del PSD, Viorica Dăncilă si è piazzata al secondo posto nel primo turno delle presidenziali, con circa il 23% dei voti. Lo ammette persino il leader liberale, attualmente premier, Ludovic Orban: “Il PSD è ancora vivo e pericoloso. Pochi se lo aspettavano, ma il candidato del PSD si è qualificato nel secondo turno. La lotta continua ed è importante che tutti i romeni si muovano.
La decisione di Klaus Iohannis stesso e del suo staff di campagna elettorale di non partecipare a nessun dibattito diretto con Viorica Dăncilă è, però, sorprendente per molte persone. Martedì, il presidente – che ha fatto della distruzione politica del PSD un obiettivo suo personale – ha scritto su una rete sociale, che non ci può essere un dibattito con un candidato il cui partito ha governato contro i romeni e che finge di essere democratico. Mentre i liberali, riuniti in una seduta, hanno promesso che il capo dello stato avrà invece dialoghi con i cittadini e una comunicazione tramite incontri diretti con loro.
La risposta di Viorica Dăncilă, la quale nella campagna elettorale per il primo turno, ha chiesto più volte a Klaus Iohannis di partecipare ad un dibattito, è arrivata su Facebook: Io credo che il signor Iohannis tema un confronto con me. Lex premier socialdemocratico ha insistito sullidea di un confronto diretto, perché – ha detto lei – sarebbero smentiti, in questo modo, tutti gli attacchi “miserabili degli ultimi anni nei suoi confronti e nei confronti del PSD. Lobiettivo dei socialdemocratici è di vincere le presidenziali e, di conseguenza, riuniti, martedì sera, nel Comitato Esecutivo Nazionale, hanno deciso che ogni organizzazione locale debba ottenere almeno il 50% più uno allo scrutinio del 24 novembre. Viorica Dăncilă si è detta fiduciosa: “Sono convinta che ogni collega si implicherà perché sentirà di farlo e perché penserà che così sia meglio per tutti i romeni e sia meglio per la Romania.
Anche se il Comitato Esecutivo Nazionale del PSD è stato convocato per questioni elettorali, non sono mancate alcune esclusioni dal partito, nellambito di una cosiddetta pulizia dautunno desiderata da più tempo.