Moniti sulle finanze pubbliche in Romania
Sin dall’insediamento nell’incarico, il nuovo ministro delle Finanze, Florin Cîţu, ha annunciato che la situazione del budget è preoccupante e che la settimana prossima presenterà le cifre aggiornate sull’esecuzione del bilancio. L’esecuzione del bilancio è preoccupante. Dopo 9 mesi, il deficit supera il 2,6%. E dico che dopo 10 mesi cresce ancora e la situazione conferma i nostri maggiori timori espressi negli ultimi due anni. La rettifica deve avvenire entro il 30 novembre. Quindi, molto presto, e il budget va presentato il più possibile entro fine anno. Il ridimensionamento del Governo dai 28 ai 16 ministeri comporta anche l’aggiornamento della bozza di bilancio, ha spiegato il ministro delle Finanze.
Daniela Budu, 07.11.2019, 12:45
Sin dall’insediamento nell’incarico, il nuovo ministro delle Finanze, Florin Cîţu, ha annunciato che la situazione del budget è preoccupante e che la settimana prossima presenterà le cifre aggiornate sull’esecuzione del bilancio. L’esecuzione del bilancio è preoccupante. Dopo 9 mesi, il deficit supera il 2,6%. E dico che dopo 10 mesi cresce ancora e la situazione conferma i nostri maggiori timori espressi negli ultimi due anni. La rettifica deve avvenire entro il 30 novembre. Quindi, molto presto, e il budget va presentato il più possibile entro fine anno. Il ridimensionamento del Governo dai 28 ai 16 ministeri comporta anche l’aggiornamento della bozza di bilancio, ha spiegato il ministro delle Finanze.
Preoccupato, a sua volta, di un peggioramento del deficit di bilancio in Romania, il governatore della Banca Centrale, Mugur Isărescu, auspica, però, che ciò non accada. Sappiamo quanto sia difficile uscire da una politica pro-ciclica di tre anni, cioè una crescita pari al 4%, 5%, 7% abbiamo registrato anche con deficit al limite – al limite del 3%, mentre il livello doveva essere inferiore. E’ difficile uscirne, ma non impossibile, e ne discuteremo con il Governo. Il fatto che abbiamo detto di essere preoccupati non significa che siamo spaventati, ha detto il governatore.
Intanto, alcune istituzioni finanziarie internazionali esprimono ottimismo sull’andamento dell’economia romena. La Banca Europa per la Ricostruzione e lo Sviluppo ha migliorato le stime sull’economia romena per il corrente anno e mantiene le previsioni sul PIL del 2020. Un rapporto pubblicato dalla BERS indica che l’economia romena dovrebbe registrare nel 2019 una crescita del 4% rispetto al 3,2% indicato a maggio. Per il 2020, la BERS riconferma le stime di crescita al 3,2% del PIL. Dal 3,3% a dicembre 2018, l’inflazione è salita ad un tasso medio del 3,9% nel primo semestre del corrente anno, superando il target della Banca Centrale, indica ancora il rapporto.
Dal canto suo, il Fondo Monetario Internazionale raccomanda alla Romania di mantenere una politica monetaria restrittiva. In un rapporto economico regionale sull’Europa, il FMI nota che una politica del genere è necessaria per tenere sotto controllo le pressioni inflazionistiche. Lo scorso mese, il Fondo aveva rivisto al rialzo – dal 3,1 al 4% – le stime sull’evoluzione dell’economia romena nel 2019.