Cala il sipario sull’Astra Film Festival
A Sibiu si è conclusa domenica la 26/ma edizione del Festival Internazionale del Film Documentario ASTRA — il più importante del genere in Romania. Il trofeo al miglior documentario romeno è stato assegnato al film “Profu”, (Teach) del regista Alex Brendea, un premio-sorpresa per il giovane cineasta, lui stesso un ex allievo del professore. Alex Brendea: “Questo film parla di un docente di matematica che ha avuto il coraggio di dare le dimissioni dal sistema tradizionale di insegnamento e gettare le basi di una nuova scuola, di uno studio privato di matematica dove lavora con più alunni alla volta, di età e classi diverse e cerca, allo stesso tempo, di tirare un segnale d’allarme sul sistema di insegnamento”.
România Internațional, 21.10.2019, 13:59
A Sibiu si è conclusa domenica la 26/ma edizione del Festival Internazionale del Film Documentario ASTRA — il più importante del genere in Romania. Il trofeo al miglior documentario romeno è stato assegnato al film “Profu”, (Teach) del regista Alex Brendea, un premio-sorpresa per il giovane cineasta, lui stesso un ex allievo del professore. Alex Brendea: “Questo film parla di un docente di matematica che ha avuto il coraggio di dare le dimissioni dal sistema tradizionale di insegnamento e gettare le basi di una nuova scuola, di uno studio privato di matematica dove lavora con più alunni alla volta, di età e classi diverse e cerca, allo stesso tempo, di tirare un segnale d’allarme sul sistema di insegnamento”.
Alla sezione dedicata ai film stranieri, il premio al miglior documentario è stato aggiudicato dalla pellicola “Immortal”, di una regista estone, sugli effetti della propaganda di stato sul comportamento della gente di una piccola città industriale russa. Il miglior film alla sezione Europa Centrale ed Orientale è stato designato il documentario “I see red people”, sulla storia di una famiglia bulgara e sui suoi legami con l’ex regime comunista.
Dumitru Budrala, direttore fondatore dell’Astra Film Sibiu, ha sottolineato che, all’attuale edizione, gli organizzatori si sono proposti uno sguardo “sul passato recente, una retrospettiva di questi tre decenni di libertà”. All’attuale edizione del Festival è stata presentata una delle più forti selezioni di documentari su temi socio-politici degli ultimi anni. Al galà di apertura, è stato proiettato il film “State Funeral” di Sergei Loznitsa, un film evento che esplora l’impatto della morte di Stalin nel 1953 sull’intera Unione Sovietica e coglie il momento dei funerali come apogeo del culto della personalità del dittatore.
Tra i film in programma all’attuale edizione dell’Astra Film Festival, c’è stato anche “Meeting Gorbachev” (di Werner Herzog) – un dialogo con l’ultimo segretario generale dell’URSS dopo il fallimento dell’esperimento comunista e il suo contributo alla sua fine e “Il muro” (di Jurgen Böttcher) – un documentario sul crollo del Muro di Berlino. All’attuale edizione del Festival, sono state presentate, in un solo giorno, più di 20 pellicole, che hanno raccontato storie di vita reali, dal destino della famiglia di una giornalista siriana dopo lo scoppio della guerra, all’immagine della mafia siciliana, oppure alla storia di coppie di diversi Paesi, che hanno festeggiato 60 anni di matrimonio.
Le mattine sono state riservate alle proiezioni di documentari per bambini, nell’ambito del programma Astra Film Junior, uno dei progetti educativi più apprezzati in Romania, cui partecipano, ogni anno, più di 25.000 alunni. Per una settimana, all’Astra Film Festival di Sibiu sono stati proiettati più di 120 documentari di 45 Paesi.