Premier designato a Bucarest
In seguito alle consultazioni con la maggior parte dei partiti politici parlamentari, il presidente Klaus Iohannis ha designato, martedì, il leader del Partito Nazionale Liberale, Ludovic Orban, a formare la nuova squadra governativa e a redigere un programma di governo da sottoporre poi all’approvazione del Parlamento. Stando al capo dello stato, il PNL è il maggiore partito dell’opposizione e promotore della mozione di sfiducia tramite cui è stato rimosso, la settimana scorsa, l’Esecutivo socialdemocratico presieduto da Viorica Dăncilă. Il Governo era rimasto minoritario, dopo che il partner ALDE ha deciso, lo scorso agosto, di passare all’Opposizione.
Roxana Vasile, 16.10.2019, 14:58
Stando a Klaus Iohannis, il nuovo Governo PNL dovrà, tra l’altro, gestire la buona organizzazione delle elezioni presidenziali del prossimo mese, chiudere il bilancio per il 2019 e costruire quello di previsione per il 2020. Klaus Iohannis: “Il PNL è stato l’unico partito che si è presentato alle consultazioni ed ha affermato direttamente di essere disposto, anche se è molto difficile, ad assumersi il governo in questo periodo di transizione perché si tratta proprio di un periodo di transizione. Il Governo che verrà insediato nelle prossime settimane avrà un mandato breve, fino alle prossime elezioni politiche.”
Il premier designato Ludovic Orban, ha dieci giorni a disposizione per presentare al Parlamento la squadra e il programma di governo, ha promesso che i ministri saranno caratterizzati da onestà, competenza e integrità e che proporranno soluzioni per i grandi problemi della Romania. Egli ha affermato che avranno priorità il ripristino degli equilibri macroeconomici, l’ampia ristrutturazione dell’apparato governativo, l’attenzione agli investimenti nell’infrastruttura di trasporto, nella salute e nell’istruzione, l’indipendenza reale della giustizia oppure il consolidamento dell’iter europeo della Romania. Almeno in questo momento, però, l’unico e il più importante ostacolo affrontato dal futuro Esecutivo è l’ottenimento dei 233 voti necessari all’investitura da parte del Legislativo.
Perciò, Ludovic Orban ha dichiarato: “Mi fido di tutti i partner che sono stati accanto a noi e ci hanno aiutati a raggiungere il principale obiettivo, quello di porre fine al governo PSD e sono convinto che troveremo apertura e interesse a servire i cittadini in tutti i colloqui che avremo ulteriormente, perché ogni giorno di ritardo dell’investitura di questo Governo vuol dire mantenere il PSD al potere e mantenere in carica il Governo Dăncilă, rimosso tramite mozione di sfiducia, che non ha più alcun legittimità e che quasi nessun romeno vuole avere ancora al potere.”
Per il momento, i liberali si possono basare solo sui propri senatori e deputati e su quelli che rappresentano le minoranze nazionali. Quasi tutti gli altri partiti che hanno partecipato alla rimozione del Governo Dăncilă hanno presentato liste di condizioni oppure aspettano di vedere che cosa proporrà il nuovo Esecutivo. Il PSD, invece, ha precisato che non può sostenere un Governo PNL in assenza di un programma di azione. La premier ad interim Viorica Dăncilă, confortata, proprio martedì, dalle nuove previsioni del FMI sulla crescita economica della Romania durante il suo mandato, ha annunciato: “In veste di presidente del PSD e in seguito ai colloqui con i presidenti delle organizzazioni provinciali, abbiamo deciso di non presentarci al voto di investitura del nuovo Governo.”
In altre parole, se sono stati capaci di far crollare il Governo, il PNL e i partiti che lo hanno appoggiato devono dimostrare di essere capaci anche di sostituirlo. Ad ogni modo, come una barzelletta, se la proposta del presidente Klaus Iohannis sarà approvata dal Parlamento, in Europa ci saranno due capi di Governo con lo stesso cognome: alle riunioni a Bruxelles, il romeno Ludovic Orban potrebbe stringere la mano all’ungherese Viktor Orban.