La Romania dopo la sfiducia al governo
Sfiduciato il gabinetto presieduto da Viorica Dancila, il presidente Klaus Iohannis ha invitato i partiti parlamentari a consultazioni, pronunciandosi per la soluzione di una esecutivo con un mandato ben preciso, in grado di garantire una governance responsabile ed efficace fino alle prossime elezoni politiche, a prescindere da quando si terranno. Per quanto riguarda la stabilità politica di cui la Romania ha bisogno, il capo dello stato si pronuncia per le elezioni anticipate. La migliore soluzione per ridare la legittimità al Parlamento è, ovviamente, il rapido ritorno al voto dei cittadini, il che significa elezioni anticipate. Ciò è fattibile, però, solamente con il consenso dei partiti parlamentari attuali, ha detto Klaus Iohannis.
Corina Cristea, 11.10.2019, 13:20
Sfiduciato il gabinetto presieduto da Viorica Dancila, il presidente Klaus Iohannis ha invitato i partiti parlamentari a consultazioni, pronunciandosi per la soluzione di una esecutivo con un mandato ben preciso, in grado di garantire una governance responsabile ed efficace fino alle prossime elezoni politiche, a prescindere da quando si terranno. Per quanto riguarda la stabilità politica di cui la Romania ha bisogno, il capo dello stato si pronuncia per le elezioni anticipate. La migliore soluzione per ridare la legittimità al Parlamento è, ovviamente, il rapido ritorno al voto dei cittadini, il che significa elezioni anticipate. Ciò è fattibile, però, solamente con il consenso dei partiti parlamentari attuali, ha detto Klaus Iohannis.
Tra i partiti, gli scenari sono tra i più vari – dalle anticipate gradite da USR – PLUS e PNL, fino all’idea di appoggiare un governo di minoranza tramite protocolli di collaborazione, ad esempio. Ai sensi della Costituzione, il candidato alla premiership dovrà formare la squadra ed elaborare il programma di governo, che presenterà al Parlamento per il voto di fiducia.
Non solo la frammentazione delle forze politiche di Bucarest, ma anche le limitazioni imposte dalla Costituzione aumentano il livello di incertezza, ha spiegato a Radio Romania l’ex presidente della Corte Costituzionale, Augustin Zegrean, ricordando che la rimozione del governo avviene in un momento politico complicato, alla vigilia della campagna elettorale per le presidenziali che si terranno il 10 novembre.
Se vogliono spingere per le anticipate, allora ciò accadrà dopo il Capodanno, in quanto il presidente in carica non può sciogliere il Parlamento quest’anno, visto che si trova negli ultimi sei mesi di mandato. Un mandato che scadrà il 21 dicembre. E’ difficile credere che, a Natale, la prima cosa che farà il nuovo presidente sarà quella di sciogliere il Parlamento. Quindi, le anticipate sono ipotizzabili in primavera. Invece, il governo lo possono formare anche la settimana prossima. Non c’è alcun problema, ha spiegato Augustin Zegrean.
I media internazionali dedicano spazi alla situazione politica di Bucarest. La mozione è stata appoggiata da 238 parlamentari, anche se la sua adozione richiedeva 233 voti per rimuovere la sinistra populista, accusata di aver minato l’immagine della Romania sulla scena europea con il suo discorso euroscettico, scrive La Libre Belgique. L’opposizione ha accusato il governo Dancila di cattiva gestione dell’economia, del deterioramento della pubblica sicurezza e del tentativo di portare il sistema giudiziario sotto il controllo governativo, aggiunge The New York Times.
L’opzione delle anticipate, con cui la Romania non si è mai confrontata, è vista come improbabile da Bloomberg, date le presidenziali del mese prossimo. Per molti romeni, questo scontro tra le forze politiche del Paese indica una volta in più che i politici non sono in contatto con la società, in cui l’istruzione e l’assistenza medica, ad esempio, sono caotiche, nota Euronews, mentre L’Express ammonisce che queste turbolenze politiche avvengono sullo sfondo di indici economici preoccupanti, e qualsiasi nuovo governo dovrà procedere a tagli impopolari per equilibrare il budget del Paese.