Progetto sulla tassazione delle pensioni alte
La Commissione di budget-finanze del Senato di Bucarest ha dato luce verde alla proposta legislativa sulla tassazione delle pensioni speciali comprese tra 7.000 (circa 1480 euro) e 10.000 lei (circa 2115 euro) del 30%. Il progetto prevede pure imposte del 50% applicate alle pensioni che superano 10.000 lei. La misura faceva parte inizialmente del pacchetto di proposte discusso in concomittanza con la manovra finanziaria operata all’inizio del mese di agosto.
Mihai Pelin, 18.09.2019, 13:05
La Commissione di budget-finanze del Senato di Bucarest ha dato luce verde alla proposta legislativa sulla tassazione delle pensioni speciali comprese tra 7.000 (circa 1480 euro) e 10.000 lei (circa 2115 euro) del 30%. Il progetto prevede pure imposte del 50% applicate alle pensioni che superano 10.000 lei. La misura faceva parte inizialmente del pacchetto di proposte discusso in concomittanza con la manovra finanziaria operata all’inizio del mese di agosto.
Il promotore dell’atto normativo, il ministro delle finanze, Eugen Teodorovici, ha precisato che la misura potrebbe far entrare alle casse dello stato circa 500 milioni di lei (105 milioni di euro) l’anno prossimo. Eugen Teodorovici: “Per le pensioni inferiori ai 2.000 lei, come menzionato anche nel programma di governo, non viene pagata alcuna imposta. Per quelle che superano 2.000 lei, attualmente si paga un’imposta sul reddito del 10%. Nella mia proposta si aggiunge che per quelle comprese tra 7.000 e 10.000 lei viene applicata una percentuale del 30%, dalla quale si dettrae ciò che è inferiore ai 2.000 lei, di modo che non ci siano né raddoppiamenti, né sovrapposizioni.”
Il ministro delle Finanze ha spiegato che nell’eventualità in cui si aggiungono più somme alla pensione è necessaria un’autocertificazione dalla quale risultino i redditi incassati. Egli ha inoltre proposto un emendamento al proprio progetto, secondo cui la componente delle pensioni basata sul principio dei contributi pagati non sia tassata. I senatori della Commissione di budget-finanze hanno votato anche affinché le pensioni degli ex presidenti della Romania siano sottoposte allo stesso sistema di imposizione.
Dal canto suo, il senatore liberale Florin Cîţu ha proposto un altro emendamento, bocciato però dalla Commissione, tramite cui a tutte le pensioni speciali superiori ai 5.000 lei siano applicate tasse del 90%. “Dobbiamo far vedere ai contribuenti per bene che pagano contributi e ricevono una pensione media di 1.100 lei che non tolleriamo più queste leggi speciali apparse come funghi dopo la pioggia” ha spiegato lui. Nella sua opinione, il progetto di Teodorovici è populista e lanciato per la campagna elettorale per le presidenziali del prossimo novembre.
Eugen Teodorovici ha annunciato la sua idea sulla tassazione delle pensioni speciali lo scorso luglio, accanto ad unaltra misura volta ad aumentare gli incassi al budget dello stato: la limitazione dei viaggi gratuiti in treno concessi agli studenti. La proposta ha destato, ovviamente, dure critiche da parte dei beneficiari delle pensioni speciali, soprattutto dei magistrati, che hanno annunciato che la misura potrebbe rappresentare una trasgressione dell’indipendenza della giustizia. La pensione media in Romania amontava, a fine luglio, a 1.189 lei (251 euro). Così, i pensionati romeni restano tra i più poveri dell’UE, mentre, negli ultimi anni, l’aumento continuo dei prezzi ha comunque abbassato il potere d’acquisto. Dal 1 settembre, il valore del punto pensionistico è aumentato del 15%. Cinque milioni di pensionati del sistema pubblico hanno beneficiato di quest’aumento.