Discussioni sulla mozione di sfiducia
La sorte del gabinetto di Bucarest sembrava decisa dopo il divorzio tra il PSD e l’ALDE avvenuto a fine agosto. Eppure, nonostante le dichiarazioni bellicose dell’opposizione, il governo di minoranza socialdemocratico non corre un pericolo imminente. Delle esitazioni dell’opposizione approfitta la premier Viorica Dancila, che non sembra affrettarsi a chiedere un voto di fiducia del Parlamento, come previsto dalla Costituzione quando cambia la configurazione politica.
Ştefan Stoica, 17.09.2019, 13:41
La sorte del gabinetto di Bucarest sembrava decisa dopo il divorzio tra il PSD e l’ALDE avvenuto a fine agosto. Eppure, nonostante le dichiarazioni bellicose dell’opposizione, il governo di minoranza socialdemocratico non corre un pericolo imminente. Delle esitazioni dell’opposizione approfitta la premier Viorica Dancila, che non sembra affrettarsi a chiedere un voto di fiducia del Parlamento, come previsto dalla Costituzione quando cambia la configurazione politica.
Il leader liberale, Ludovic Orban, ha annunciato che il testo della mozione di sfiducia è già stato convenuto con i colleghi di USR, PMP e UDMR. Manteniamo la condizione di attirare accanto a noi a sostegno di questa mozione tutti i parlamentari dei partiti che non appoggiano il governo, per raccogliere 233 firme favorevoli alla mozione e avere la garanzia che sarà coronata da successo, ha detto Ludovic Orban.
Per inoltrare la mozione, servono 117 firme. Il capogruppo dell’USR alla Camera, Stelian Ion, ha chiesto all’ALDE e a Pro Romania di dire chiaramente se vogliono o meno la rimozione del gabinetto Dancila. L’unica soluzione di questa crisi è quella di inoltrare una mozione di sfiducia e votarla. Coloro che pretendono di essere passati di recente all’opposizione devono definire molto chiaramente la posizione verso questa mozione. Non puoi pretendere di fare opposizione al governo Dancila e condizionare in maniera assurda la firma e l’appoggio alla sfiducia – e faccio riferimento principalmente ai colleghi di ALDE e Pro Romania, ha detto il deputato Stelian Ion.
Comunque, l’ALDE rischia la disintegrazione in seguito al ritiro dalla coalizione, una mossa non gradita da tutti i membri, cosicchè per questo partito l’urgenza del momento è quella di evitare l’implosione. Da parte loro, i parlamentari di Pro Romania promettono di votare la sfiducia se la premier non si presenta in plenaria con la formula ristrutturata del gabinetto.
Aspettiamo che mercoledì la signora Dancila porti la formula di ristrutturazione del governo. Se non viene mercoledì e, praticamente, ci troviamo nella situazione in cui, oltre ai dicasteri dell’Ambiente, dell’Energia, dei Rapporti con il Parlamento e dell’Interno, secondo me – mercoledì o giovedì non avremo neanche un titolare all’Istruzione, allora è molto chiario che non abbiamo nessun’altra variante. Abbiamo fatto di tutto per individuare una soluzione ragionevole, e tutti i parlamentari di Pro Romania voteranno la sfiducia che spero sia inoltrata dal PNL e dall’USR, ha detto il leader di Pro Romania, Victor Ponta.
Il presidente della Camera dei Deputati, il socialdemocratico Marcel Ciolacu, è convinto che il governo reggerà a qualsiasi scenario: voto di fiducia o mozione di sfiducia. Sono fermamente convinto che la mozione di sfiducia non riunirà 233 voti e sono altrettanto convinto che avremo la metà più uno dei voti necessari alla modifica della composizione politica del governo, ha detto Marcel Ciolacu.
I dirigenti del PSD aspettano una mano anche dalla Corte Costituzionale, che si pronuncerà domani sul conflitto giuridico tra il Governo e la Presidenza, che ha rifiutato di nominare ministri ad interim ai dicasteri che erano stati ricoperti dall’ALDE.