Cifre economiche positive
Il Pil della Romania è crescituo, nel primo semestre di questanno, del 4,8% rispetto allo stesso periodo dellanno scorso, secondo i più recenti dati pubblicati dallIstituto Nazionale di Statistica e dallEurostat. Le cifre sono state rese pubbliche, ieri, in apertura della seduta di governo, anche dalla premier Viorica Dăncilă.
Daniela Budu, 22.08.2019, 16:27
Il Pil della Romania è crescituo, nel primo semestre di questanno, del 4,8% rispetto allo stesso periodo dellanno scorso, secondo i più recenti dati pubblicati dallIstituto Nazionale di Statistica e dallEurostat. Le cifre sono state rese pubbliche, ieri, in apertura della seduta di governo, anche dalla premier Viorica Dăncilă.
“Il secondo trimestre del 2019 è il quinto in cui registriamo crescita economica progressiva, di oltre un punto percentuale da un trimestre allaltro. Nei primi 6 mesi dellanno, gli investimenti stranieri diretti sono aumentati del 30% rispetto allo stesso periodo dellanno scorso”, ha detto la premier.
Il capo del Governo di Bucarest ha pure detto che la Romania si trova al secondo posto nellUe al capitolo crescita economica nel primo trimestre dellanno. La premier ha precisato che, dallinizio dellanno finora, sono stati creati oltre 53 mila posti di lavoro. Le cifre nelle statistiche sono confermate anche da uno studio della compagnia GFK, il quale mostra che il reddito netto annuale pro capite è cresciuto in Romania del 18% lanno scorso, giungendo a quasi 5.100 euro, di circa 1000 euro maggiore rispetto al 2016. Per quanto riguarda il potere dacquisto dei romeni, ossia il reddito annuo netto in seguito alla detrazione delle tasse e dei contributi sociali, Bucarest e le province di Cluj (nord-ovest), Timiş (ovest) e Ilfov (sud-est) sono le zone più sviluppate. Nella capitale, il potere dacquisto è di almento il 20% oltre la media Paese. Lo studio stima, però, che Sibiu, Braşov (centro), Arad (ovest), Costanza (sud-est) e Alba Iulia (centro) sono le città che, presto, conosceranno uno sviluppo maggiore di Bucarest, proprio in quanto hanno una buona infrastruttura, ma anche centri universitari atti a formare il mercato della forza lavoro.
Lo stesso studio nota un aumento del tenore di vita in province nel centro del Paese, con un potere dacquisto oltre la media, dove si configura una nuova zona industriale della Romania che attira massicciamente investimenti. Cluj, Timişoara e Braşov si collocano ai primi posti anche al capitolo assorbimento dei fondi europei e sviluppo dellinfrastruttura. Arad, al confine ovest del Paese, si è assicurata un gran numero di connnessioni di trasporto con la rete stradale europea, mentre Alba Iulia, nel centro della Romania, è leader nazionale assoluto tra le città intelligenti del Paese, con il maggior numero di progetti smart city implementati – si menziona nelle conclusioni dello studio. Da aggiungere che al polo opposto si trovano le province di Botoşani (nord-est), Vaslui (est), Călăraşi (sud-est) e Giurgiu (sud), dove il potere di acquisto è di molto inferiore alla media Paese.