La prima manovra finanziaria nel 2019
In Romania è stata messa in dibattito pubblico la bozza della prima manovra finanziaria di quest’anno.
Daniela Budu, 07.08.2019, 13:51
Il Ministero delle Finanze riceverà fondi in più, di cui gran parte rappresenta il contributo della Romania al bilancio dell’Unione Europea. Beneficeranno di aumenti il Ministero dell’Ambiente, del Lavoro, l’Intelligence e il Ministero dello Sviluppo Regionale. D’altra parte, saranno operati tagli al Ministero dell’Istruzione.
Somme consistenti vengono tagliate al capitolo spese di personale, però il Ministero delle Finanze assicura che ci sono soldi per il pagamento degli stipendi fino alla fine dell’anno. Lo stesso ministero segnala che il PIL è aumentato a 1.031 miliardi di lei (circa 219 miliardi di euro) rispetto a 1.022,5 miliardi di lei (circa 217 miliardi di euro), quanto era stimato al momento dell’elaborazione del bilancio di previsione per il 2019. Il ministero precisa inoltre che la bozza della manovra finanziaria garantisce le somme necessarie per le pensioni e gli stipendi. In più, vengono garantiti anche i fondi necessari per portare a compimento il processo di restituzione della tassa speciale e della tassa sull’inquinamento per autovetture e autoveicoli — si rileva ancora nel documento.
Dall’opposizione, i liberali chiedono al Ministero delle Finanze di ritirare la bozza della manovra finanziaria affermando che il bilancio è fittizio e sollecitano un nuovo documento, basato su dati reali che garantiscano i soldi necessari per il rafforzamento dell’ordine e della sicurezza pubblica, per l’istruzione, la salute e i trasporti.
I liberali sostengono che le misure della bozza proposta dall’esecutivo non faranno altro che aggravare il caos già esistente nelle finanze pubbliche. Il leader dei senatori liberali, Florin Câţu, afferma che i dati della manovra finanziaria rilevano che l’esecutivo ha grandi buchi nel budget per cui saranno introdotte nuove tasse per coprire le mancanze. Anche l’USR sollecita il ritiro del progetto. Il deputato Claudiu Năsui e del parere che, tramite questa manovra finanziaria, l’esecutivo aumenti le tasse e introduca altre nuove. Attira inoltre l’attenzione che il Governo ha rinunciato all’introduzione dell’imposta sulle pensioni speciali.
In risposta, il ministro delle Finanze, Eugen Teodorovici, afferma che l’imposizione delle pensioni speciali è un meccanismo ancora in fase di elaborazione e che non si è ancora stabilito sotto quale forma verrà promosso, come ordinanza o come disegno di legge nel Parlamento. Il ministro dichiara inoltre che la manovra bis non presuppone tagli di fondi da ministeri quali i trasporti, la salute o l’istruzione e che i ministri hanno l’obbligo di spendere i fondi stanziati.
Dal canto suo, l’ALDE, che fa parte della coalizione governativa accanto al PSD, sostiene che la manovra finanziaria è ancora nella fase di progetto, e che i colloqui non sono ancora finiti all’interno della coalizione al potere.