Sostegno da Bucarest per la Repubblica Moldova
Quando, il 27 agosto del 1991, dopo il fallimento del golpe neobolscevico di Mosca, Chişină ha proclamato la sua indipendenza, la Romania è stata il primo Paese nel mondo che, nello stesso giorno, ha riconosciuto la statalità del Paese confinante. Poi, per quasi tre decenni, è stata, dal punto di vista politico, diplomatico e finanziario, la più costante ed energica sostenitrice della sua sovranità e integrità e delle sue aspirazioni di integrazione europea. In Repubblica Moldova vivono tre milioni di parlanti di romeno, di cui un milione sono anche cittadini romeni. Bucarest è stata, naturalmente, preoccupata per il blocco politico di questo mese, di Chişinău, dove due governi paralleli rivendicavano la propria legittimità e si accusavano reciprocamente di usurpazione di potere. Tutti in Romania sono stati felici per la fine pacifica della crisi.
Bogdan Matei, 27.06.2019, 16:34
Quando, il 27 agosto del 1991, dopo il fallimento del golpe neobolscevico di Mosca, Chişină ha proclamato la sua indipendenza, la Romania è stata il primo Paese nel mondo che, nello stesso giorno, ha riconosciuto la statalità del Paese confinante. Poi, per quasi tre decenni, è stata, dal punto di vista politico, diplomatico e finanziario, la più costante ed energica sostenitrice della sua sovranità e integrità e delle sue aspirazioni di integrazione europea. In Repubblica Moldova vivono tre milioni di parlanti di romeno, di cui un milione sono anche cittadini romeni. Bucarest è stata, naturalmente, preoccupata per il blocco politico di questo mese, di Chişinău, dove due governi paralleli rivendicavano la propria legittimità e si accusavano reciprocamente di usurpazione di potere. Tutti in Romania sono stati felici per la fine pacifica della crisi.
Ieri, il Parlamento bicamerale di Bucarest ha adottato, in seduta plenaria, una dichiarazione in cui esprime il suo sostegno al governo legittimo della Repubblica Moldova, costituito in conformità al voto di fiducia dato l8 giugno scorso. Con 270 si, 3 no e 16 astensioni, i senatori e deputati romeni chiedono al Governo di Bucarest di continuare limplementazione del Partenariato Strategico bilateralo con lo stato confinante.
“La dichiarazione esorta tutti i partiti e le forze politiche di Chişinău al governo o allopposizione alla collaborazione parlamentare e politica, in conformità alle regole di base della democrazia. Ribadisce e rafforza il sostegno permanente della Romania alle aspirazioni europee della Moldova e si auspica un impegno fermo da parte del governo per la continuazione del percorso europeo, tramite limplementazione delle riforme strutturali profonde atte a consolidare e sviluppare la costruzione democratica di Chişinău e portare la Repubblica Moldova più vicino allUe”, ha precisato il presidente della Commissione Politica Estera del Senato romeno, Cristian Dumitrescu.
Sempre ieri, il presidente romeno Klaus Iohannis ha avuto colloqui telefonici col premier e col vicepremier della Moldova, i pro-europei Maia Sandu e Andrei Năstase, e con il suo collega socialista filorusso, Igor Dodon. Le discussioni si sono svolte dopo che, al vertice comunitario della scorsa settimana, su iniziativa del presidente Iohannis, i leader europei hanno salutato il passaggio pacifico di potere a Chişinău e hanno concordato sul consolidamento del sostegno dellUe alla Moldova tramite misure concrete. La premier Maia Sandu ha deciso, del resto, che la sua prima visita allestero sia effettuata a Bucarest, il 2 luglio, sebbene in precedenza avesse annunciato che si sarebbe recata prima a Bruxelles. Gli analisti notano che il presidente Dodon stesso ha superato i suoi pregiudizi, politici e geopolitici, e ha espresso la sua gratitudine per il sostegno concesso allo sviluppo del suo Paese, e il desiderio di continuare il Partenariato strategico con la Romania, che è anche il principale partner commerciale di Chişinău.