Cala il sipario sull’edizione 2019 del FITS
In 29 anni di libertà post-comunista, la città di Sibiu è stata 26 volte anfitrione del più importante festival delle arti dello spettacolo in Romania. Il festival è stato concepito come organismo multifunzionale e spazio creativo per la manifestazione di nuove tecniche di espressione teatrale. Lofferta culturale è, ogni volta, molto ricca: le produzioni più rappresentative dei grandi teatri romeni, messe in scena internazionali importanti, spettacoli di strada quotidiani nelle piazze, nel centro storico e nelle fortezze e chiese fortificate medievali sassoni nei dintorni di Sibiu. Una parte delle rappresentazioni sotto legida del Festival Internazionale di Teatro di Sibiu sono state messe in scena anche sui palcoscenici a Bucarest, Cluj (nord-ovest) e Mediaş (centro).
Bogdan Matei, 24.06.2019, 16:29
In 29 anni di libertà post-comunista, la città di Sibiu è stata 26 volte anfitrione del più importante festival delle arti dello spettacolo in Romania. Il festival è stato concepito come organismo multifunzionale e spazio creativo per la manifestazione di nuove tecniche di espressione teatrale. Lofferta culturale è, ogni volta, molto ricca: le produzioni più rappresentative dei grandi teatri romeni, messe in scena internazionali importanti, spettacoli di strada quotidiani nelle piazze, nel centro storico e nelle fortezze e chiese fortificate medievali sassoni nei dintorni di Sibiu. Una parte delle rappresentazioni sotto legida del Festival Internazionale di Teatro di Sibiu sono state messe in scena anche sui palcoscenici a Bucarest, Cluj (nord-ovest) e Mediaş (centro).
Il Festival Internzionale di Teatro è stato per Sibiu, scrive la stampa di specialità, il motore per ottenere il titolo di “Capitale Europea della Cultura 2007”, anno in cui la Romania aderiva allUe. Grazie al mercato di sbocco creato da questo Festival tramite la Borsa di Spettacoli, il Teatro Nazionale “Radu Stanca” di Sibiu è stato presente ai più importanti festival del genere nel mondo: Edimburgo, Avignone, Napoli, Bruxelles, Seul, Tokyo, Porto o Francoforte. Ledizione di questanno ha portato, tra il 14 e il 23 giugno, 540 eventi, sostenuti da 3.300 artisti da 73 Paesi, che hanno recitato in 75 spazi, davanti a circa 70.000 spettatori ogni giorno. Il record di pubblico, 123 mila persone, è stato toccato ieri, nellultimo giorno del festival.
“Voglio ringraziare, innanzittutto, gli abitanti di questa città, che si sono assunti il fatto che ospitano uno dei più importanti festival nel mondo e che ne sono degni e che sanno difenderlo, portarlo avanti con fierezza. È la maggiore realizzazione che noi tutti che siamo dietro il festival siamo riusciti, in 26 anni, ad ottenere, quella di creare un pubblico.Un pubblico straordinario che sa accogliere, un pubblico che parte da Sibiu, si diffonde in Romania e che accoglie, da 73 Paesi del mondo, il migliore pubblico”, ha affermato Il fondatore e presidente del FITS, lattore Constantin Chiriac.
Queste cifre, precisa il direttore Chiriac, collocano il FITS al primo posto nel mondo come festival unico. I partner del FITS sono stati, questanno, le ambasciate della Francia, del Giappone, della Germania, dIsraele, della Cina e della Gran Bretagna. Il festival è un obiettivo strategico del Ministero romeno della Cultura, che, assieme allamministrazione locale, è il principale finanziatore dellevento, ed è sostenuto dalla Commissione Europea, dagli Istituti di cultura di altri Paesi in Romania e sponsor privati. Lanno scorso, per la prima volta, il Festival ha avuto anche due patroni onorari: il presidente romeno, Klaus Iohannis, ex sindaco di Sibiu, per 14 anni e 4 mandati, e lerede della Corona britannica, il Principe Carlo, celebre per la sua passione per la Transilvania, dove ha anche alcune proprietà.