Consiglio Europeo a Bruxelles
Riunitisi al vertice europeo d’estate, i leader comunitari hanno adottato l’Agenda Strategica dell’Unione per i prossimi cinque anni. Sono quattro le priorità stabilite dal documento: tutela dei cittadini, una base economica solida, un’Europa verde, equa, sociale e climaticamente neutra come impatto e, non in ultimo, la promozione dei valori e degli interessi europei sulla scena mondiale. Fumata nera, invece, sulle massime cariche comunitarie, nonostante i colloqui svolti nelle ultime settimane dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, sia con i leader che con i capigruppo.
Corina Cristea, 21.06.2019, 13:19
Riunitisi al vertice europeo d’estate, i leader comunitari hanno adottato l’Agenda Strategica dell’Unione per i prossimi cinque anni. Sono quattro le priorità stabilite dal documento: tutela dei cittadini, una base economica solida, un’Europa verde, equa, sociale e climaticamente neutra come impatto e, non in ultimo, la promozione dei valori e degli interessi europei sulla scena mondiale. Fumata nera, invece, sulle massime cariche comunitarie, nonostante i colloqui svolti nelle ultime settimane dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, sia con i leader che con i capigruppo.
I negoziati hanno riguardato quattro cariche, tenendo presenti criteri attinenti al genere, alla posizione geografica o al peso nell’Europarlamento. Il Consiglio europeo ha svolto discussioni complete sulle nomine, tenendo conto delle consultazioni e delle dichiarazioni in sede del Parlamento europeo. Non è stata raggiunta alcuna maggioranza per alcun candidato. Ci incontreremo nuovamente il 30 giugno, ha detto Donald Tusk.
La più contesa carica è quella di presidente della Commissione europea, per la quale il candidato che subentrerà a Jean-Claude Juncker dovrà riunire almeno 21 voti dagli stati membri, ma anche la maggioranza assoluta dell’Europarlamento. Sono in lizza più candidati appoggiati dai rispettivi gruppi politici: il tedesco Manfred Weber dai Popolari, l’olandese Frans Timmermans dai Socialisti e Democratici, nonchè la danese Margrethe Vestager dai liberali e centristi.
Al vertice di Bruxelles, dove il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha presentato i risultati del semestre di Presidenza del Consiglio UE, i leader comunitari hanno salutato l’attività svolta dalla Romania in materia di quadro finanziario pluriennale, nell’ambito del quale sono stati convenuti 10 programmi settoriali dei 37 inoltrati dalla Commissione europea. La Presidenza romena al Consiglio UE è stata ottima, con un gran numero di dossier maturati con successo, valutava, da parte sua, il presidente Iohannis prima del Consiglio, ricordando che anche il summit svoltosi il 9 maggio a Sibiu ha rappresentato un successo riconosciuto da tutti.