Politica: il governo di Bucarest supera sfiducia
Alle europee del 26 maggio, il PSD, numero uno della coalizione governativa, ha incassato solo il 22,5% dei voti, del 5% in meno rispetto al PNL, la principale forza all’opposizione, arrivando quasi a testa a testa con l’altro grande avversario – l’Alleanza USR-PLUS. A sua volta, l’ALDE, partner dei socialdemocratici al governo, non ha nemmeno superato la soglia di sbarramento del 5%. Nello schieramento della sinistra, la confusione è stata amplificata, all’indomani delle europee, dall’arresto dell’ex uomo forte della coalizione, il leader socialdemocratico Liviu Dragnea, condannato dalla Corte Suprema a tre anni e mezzo di reclusione per reati di corruzione. Per di più, è continuata anche l’emorragia di deputati e senatori socialdemocratici che si stanno raggruppando sotto l’ombrello di Pro Romania, il partito fondato dal loro ex leader Victor Ponta e da altri dissidenti PSD.
Bogdan Matei, 19.06.2019, 14:46
Eppure, il governo presieduto dalla leader ad interim del PSD, Viorica Dancila, resta in carica in seguito al no del Parlamento alla sfiducia inoltrata dalle opposizioni. Il documento ha riunito solo 200 voti dei 233 necessari per passare. Mentre gli iniziatori – PNL, USR, PMP, UDMR – hanno accusato il governo PSD-ALDE di aver attaccato continuamente la giustizia e destabilizzato l’economia, la maggioranza ha messo in dubbio la volontà dell’opposizione di assumere il governo in questo periodo.
Invece, la capogruppo liberale alla Camera, Raluca Turcan, spiega che l’opposizione è capace di assumerlo e che la sfiducia è l’esito della volontà dei romeni, espressa il 26 maggio. Possiamo offrire in qualsiasi momento un governo capace di fare legalmente gli studi di fattibilità e avviare concretamente la costruzione di autostrade. Al Parlamento, potremmo risolvere la questione del voto per corrispondenza per i romeni all’estero, e correggere la legislazione in materia di giustizia, ha dichiarato Raluca Turcan.
La premier Viorica Dancila ha ribadito la decisione di portare a termine il mandato, sostenendo che gli indicatori economici dimostrano l’efficacia delle politiche promosse dal governo. E’ ovvio che non rappresentate un’alternativa al governo. Ma veramente volete cambiarlo fino alle prossime elezioni? Io so bene di no. Non ho visto da parte vostra nessun’idea concreta sul funzionamento dell’economia nell’interesse dei cittadini, ha detto la premier.
D’altronde, anche i commentatori mettono in forse l’appetito dell’opposizione di prendere le redini del governo in questo momento. Da un lato, le politiche sociali estremamente generose della sinistra dovranno essere rimborsate a breve e, dall’altro, l’intero apparato statale è stato riempito della clientela della maggioranza, che minaccia di sabotare qualsiasi governo di colore politico diverso. Gli stessi commentatori anticipano che la scena politica si riaccenderà in autunno, in prossimità delle elezioni presidenziali.