Papa Francesco a Iaşi: Romania, giardino della Madre di Dio, è facile sentirsi a casa
Viva il Papa! e calorosa accoglienza al Sommo Pontefice anche a Iaşi, per la visita alla Cattedrale Santa Maria Regina e l’incontro mariano con la gioventù e le famiglie, con oltre 150.000 persone, nel secondo giorno del viaggio apostolico in Romania, dopo aver celebrato la Santa Messa al Santuario di Sumuleu Ciuc. Entrando nella Cattedrale Santa Maria Regina, il Santo Padre, accolto dal vescovo cattolico di Iaşi, Mons. Petru Gherghel, ha dato la sua benedizione a 800 anziani e malati, e si è raccolto in silenzio alle reliquie del Beato Martire Anton Durcovici, vescovo ucciso in odio alla fede nel 1951 dal regime comunista nel carcere di Sighet, e beatificato nel 2014.
Dopo la preghiera nella Cattedrale, il Santo Padre è andato a incontrare sul piazzale antistante il Palazzo della Cultura i giovani e le famiglie, in attesa del Sommo Pontefice davanti all’icona della Vergine Maria portata dal Santuario Mariano di Cacica, dichiarato Basilica Minor da Papa Giovanni Paolo II. Qui, con voi, si sente il calore di essere in famiglia, circondati da piccoli e grandi. È facile, vedendovi e sentendovi, sentirsi a casa. Il Papa tra di voi si sente a casa, ha detto Sua Santità, incontrando i giovani e le famiglie nel piazzale del Palazzo della Cultura, ringraziando per il vostro caloroso benvenuto e per le testimonianze che ci avete regalato.
La Romania è il giardino della Madre di Dio, e in questo incontro ho potuto rendermene conto, perchè lei è Madre che coltiva i sogni dei figli, che ne custodisce le speranze, che porta la gioia nella casa. È Madre tenera e concreta, che si prende cura di noi. Voi siete la comunità viva e fiorente piena di speranza che possiamo regalare alla Madre. A lei consacriamo l’avvenire dei giovani, delle famiglie e della Chiesa. Mulţumesc! (Grazie! in romeno – ndr), ha detto Sua Santità, ricordando che, oggi, il 1 giugno, è la Festa dei bambini. Il Papa ha citato alcuni versi della poesia Cosa ti auguro, dolce Romania del sommo poeta romeno, Mihai Eminescu: I tuoi figli vivano unicamente in fraternità, come le stelle della notte. A Iaşi, Papa Francesco ha anche dato la benedizione alla prima pietra miliare del Cammino di Romania, che si ricongiungerà al Cammino di Santiago.
Santo Padre, i bambini La circondano, proprio nel loro giorno di festa, 1° giugno, ha detto nel suo saluto il vescovo di Iasi, Mons. Petru Gherghel. Oggi i giovani, tramite il loro canto ed entusiasmo, Le dicono quanto La amano e Le sono grati per la viva testimonianza d’amore loro offerta. Gli anziani e i malati, che L’hanno accolta nella cattedrale, si sentono anche loro consolati dalla Sua presenza e gioiscono quando Lei ci ricorda che senza di loro e i loro sogni i nostri giovani sarebbero senza radici e senza speranza nel futuro, ha detto il vescovo. Il giovane Eduard e una coppia di sposi hanno parlato, nelle loro testimonianze, dei problemi della società dei nostri giorni.
Iuliana Sima Anghel, 01.06.2019, 20:57
Viva il Papa! e calorosa accoglienza al Sommo Pontefice anche a Iaşi, per la visita alla Cattedrale Santa Maria Regina e l’incontro mariano con la gioventù e le famiglie, con oltre 150.000 persone, nel secondo giorno del viaggio apostolico in Romania, dopo aver celebrato la Santa Messa al Santuario di Sumuleu Ciuc. Entrando nella Cattedrale Santa Maria Regina, il Santo Padre, accolto dal vescovo cattolico di Iaşi, Mons. Petru Gherghel, ha dato la sua benedizione a 800 anziani e malati, e si è raccolto in silenzio alle reliquie del Beato Martire Anton Durcovici, vescovo ucciso in odio alla fede nel 1951 dal regime comunista nel carcere di Sighet, e beatificato nel 2014.
Dopo la preghiera nella Cattedrale, il Santo Padre è andato a incontrare sul piazzale antistante il Palazzo della Cultura i giovani e le famiglie, in attesa del Sommo Pontefice davanti all’icona della Vergine Maria portata dal Santuario Mariano di Cacica, dichiarato Basilica Minor da Papa Giovanni Paolo II. Qui, con voi, si sente il calore di essere in famiglia, circondati da piccoli e grandi. È facile, vedendovi e sentendovi, sentirsi a casa. Il Papa tra di voi si sente a casa, ha detto Sua Santità, incontrando i giovani e le famiglie nel piazzale del Palazzo della Cultura, ringraziando per il vostro caloroso benvenuto e per le testimonianze che ci avete regalato.
La Romania è il giardino della Madre di Dio, e in questo incontro ho potuto rendermene conto, perchè lei è Madre che coltiva i sogni dei figli, che ne custodisce le speranze, che porta la gioia nella casa. È Madre tenera e concreta, che si prende cura di noi. Voi siete la comunità viva e fiorente piena di speranza che possiamo regalare alla Madre. A lei consacriamo l’avvenire dei giovani, delle famiglie e della Chiesa. Mulţumesc! (Grazie! in romeno – ndr), ha detto Sua Santità, ricordando che, oggi, il 1 giugno, è la Festa dei bambini. Il Papa ha citato alcuni versi della poesia Cosa ti auguro, dolce Romania del sommo poeta romeno, Mihai Eminescu: I tuoi figli vivano unicamente in fraternità, come le stelle della notte. A Iaşi, Papa Francesco ha anche dato la benedizione alla prima pietra miliare del Cammino di Romania, che si ricongiungerà al Cammino di Santiago.
Santo Padre, i bambini La circondano, proprio nel loro giorno di festa, 1° giugno, ha detto nel suo saluto il vescovo di Iasi, Mons. Petru Gherghel. Oggi i giovani, tramite il loro canto ed entusiasmo, Le dicono quanto La amano e Le sono grati per la viva testimonianza d’amore loro offerta. Gli anziani e i malati, che L’hanno accolta nella cattedrale, si sentono anche loro consolati dalla Sua presenza e gioiscono quando Lei ci ricorda che senza di loro e i loro sogni i nostri giovani sarebbero senza radici e senza speranza nel futuro, ha detto il vescovo. Il giovane Eduard e una coppia di sposi hanno parlato, nelle loro testimonianze, dei problemi della società dei nostri giorni.