Reazioni al vertice informale
Gli echi nazionali e internazionali del vertice informale svoltosi giovedì, a Sibiu, sono molteplici e difficili da sintetizzare. In breve e cercando di non cadere nella “trappola” della campagna elettorale che precede le elezioni europee, in Romania, a livello politico, i più entusiasti del successo della riunione al vertice organizzata nella città transilvana medioevale sono stati, ovviamente, i sostenitori di destra del presidente Klaus Iohannis, che ha ospitato l’evento.
A nome del partito che conduce, il presidente del partito nazionale liberale, Ludovic Orban, ha salutato l’adozione della “Dichiarazione di Sibiu” da parte dei leader dell’UE, affermando che è un momento importante che offre alla Romania una prospettiva solida nei colloqui sul futuro progetto europeo. Ludovic Orban ha notato il calore e l’entusiasmo con i quali sono stati accolti gli esponenti europei e il modo in cui loro hanno risposto ai cittadini venuti a salutarli. Nessuno degli esponenti europei ha dei dubbi per quanto riguarda lo spirito pro-europeo dei romeni e il loro impegno per i valori europei — ha aggiunto il liberale Ludovic Orban.
Dal canto suo, Titus Corlăţean, membro del PSD, attualmente al governo, e già ministro degli Esteri, ha dichiarato a Radio Romania che il vertice di Sibiu è stato importante per la Romania, che ricopre, per la prima volta nel decennio passato dalla sua adesione all’Unione Europea, la presidenza di turno del Consiglio UE. La Romania ha fatto vedere, a Sibiu, una bella immagine — ha affermato Titus Corlăţean, notando, in ugual misura, il contributo sostanziale e decisivo, purtroppo non menzionato, del Governo romeno nei preparativi e nella promozione della riunione informale. Al di là di questa bella immagine, l’ex capo della diplomazia di Bucarest ha affermato che c’è stata poca sostanza — la dichiarazione finale, ha precisato lui, è un documento politico che proclama principi e valori, già ultra-veicolati.
“Un’immagine del coraggio”, “devozione nei confronti dell’UE”, “bisogno di riforma” — sono alcune delle idee segnate anche dalla stampa internazionale dopo la riunione al vertice di Sibiu. I leader dell’UE si sono riuniti nella pittoresca città romena per rinnovare le promesse matrimoniali, scrive l’agenzia americana Bloomberg, citata dall’agenzia stampa Rador di Radio Romania.
A 62 anni, l’Unione ha bisogno di riforme, titola la pubblicazione francese Le Point, elencando i settori prioritari: creazione di posti di lavoro, tutela dei cittadini, una nuova politica energetica, la tutela dell’ambiente e la giustizia. L’Agenzia France Presse sottolinea che il vertice di Sibiu è stato il primo senza la partecipazione della premier britannica Theresa May, l’argomento della Brexit non essendo affatto menzionato. In fine, gli americani di New York Times constatano che i Paesi dell’UE vivono molto meglio di quanto permettano le risorse della Terra e concludono: “sarebbero necessari 2,8 pianeti, se tutta la gente consumasse in questo ritmo”.
Roxana Vasile, 10.05.2019, 14:14
Gli echi nazionali e internazionali del vertice informale svoltosi giovedì, a Sibiu, sono molteplici e difficili da sintetizzare. In breve e cercando di non cadere nella “trappola” della campagna elettorale che precede le elezioni europee, in Romania, a livello politico, i più entusiasti del successo della riunione al vertice organizzata nella città transilvana medioevale sono stati, ovviamente, i sostenitori di destra del presidente Klaus Iohannis, che ha ospitato l’evento.
A nome del partito che conduce, il presidente del partito nazionale liberale, Ludovic Orban, ha salutato l’adozione della “Dichiarazione di Sibiu” da parte dei leader dell’UE, affermando che è un momento importante che offre alla Romania una prospettiva solida nei colloqui sul futuro progetto europeo. Ludovic Orban ha notato il calore e l’entusiasmo con i quali sono stati accolti gli esponenti europei e il modo in cui loro hanno risposto ai cittadini venuti a salutarli. Nessuno degli esponenti europei ha dei dubbi per quanto riguarda lo spirito pro-europeo dei romeni e il loro impegno per i valori europei — ha aggiunto il liberale Ludovic Orban.
Dal canto suo, Titus Corlăţean, membro del PSD, attualmente al governo, e già ministro degli Esteri, ha dichiarato a Radio Romania che il vertice di Sibiu è stato importante per la Romania, che ricopre, per la prima volta nel decennio passato dalla sua adesione all’Unione Europea, la presidenza di turno del Consiglio UE. La Romania ha fatto vedere, a Sibiu, una bella immagine — ha affermato Titus Corlăţean, notando, in ugual misura, il contributo sostanziale e decisivo, purtroppo non menzionato, del Governo romeno nei preparativi e nella promozione della riunione informale. Al di là di questa bella immagine, l’ex capo della diplomazia di Bucarest ha affermato che c’è stata poca sostanza — la dichiarazione finale, ha precisato lui, è un documento politico che proclama principi e valori, già ultra-veicolati.
“Un’immagine del coraggio”, “devozione nei confronti dell’UE”, “bisogno di riforma” — sono alcune delle idee segnate anche dalla stampa internazionale dopo la riunione al vertice di Sibiu. I leader dell’UE si sono riuniti nella pittoresca città romena per rinnovare le promesse matrimoniali, scrive l’agenzia americana Bloomberg, citata dall’agenzia stampa Rador di Radio Romania.
A 62 anni, l’Unione ha bisogno di riforme, titola la pubblicazione francese Le Point, elencando i settori prioritari: creazione di posti di lavoro, tutela dei cittadini, una nuova politica energetica, la tutela dell’ambiente e la giustizia. L’Agenzia France Presse sottolinea che il vertice di Sibiu è stato il primo senza la partecipazione della premier britannica Theresa May, l’argomento della Brexit non essendo affatto menzionato. In fine, gli americani di New York Times constatano che i Paesi dell’UE vivono molto meglio di quanto permettano le risorse della Terra e concludono: “sarebbero necessari 2,8 pianeti, se tutta la gente consumasse in questo ritmo”.