Un nuovo indice bancario per i crediti
La Banca Centrale della Romania ha pubblicato, il 2 maggio, un nuovo indice in base al quale sarà calcolata la rata dei crediti in lei, che finora veniva stabilita in base all’indice ROBOR. Il nuovo indice è stato introdotto tramite l’Ordinanza d’urgenza 19/2019, che modifica l’ordinanza d’urgenza 114/2018, tramite la quale è stata introdotta anche la tassa sugli attivi bancari. Il nuovo indice di riferimento rappresenta la media aritmetica dei tassi di interesse giornalieri delle transazioni interbancarie realizzate nell’ultimo trimestre dell’anno scorso. Ad esempio, nel suo primo giorno, l’indice di riferimento trimestrale per i crediti concessi ai consumatori è stato del 2,36%, più basso del ROBOR, che ammontava al 3,22% a tre mesi. La Banca Centrale pubblicherà questo nuovo indice ogni giorno e, alla fine di ogni trimestre, il valore aggiornato dell’indice di riferimento per i crediti dei consumatori.
I rappresentanti della Banca Centrale affermano di non poter fare previsioni sul nuovo indice. La sua applicazione dovrebbe determinare un calo del costo dei crediti, però tutto dipende dall’inflazione e dal modo in cui reagirà il mercato, aggiungono ancora i responsabili della Banca Centrale. Il consigliere per la strategia della Banca Centrale, Adrian Vasilescu, spiega: “Questo indice è variabile, registra come un sismografo gli avvenimenti quotidiani. Non so come sarà, più alto o più basso. Si vedrà. La Banca Centrale non ha alcuna iniziativa legislativa, quindi non è intervenuta in alcun modo in questo nuovo sistema di ottenimento e di rimborso dei crediti, ma, su richiesta del governo, ha fatto un calcolo in base alla legge, perché l’ordinanza 19 prevede esattamente come e che cosa viene calcolato. La Banca Centrale ha stabilito la formula di calcolo, approvata anche dal Governo. E’ pubblicata anche sul sito della Commissione di Previsione e viene applicata a tutti i mutui che iniziano o per i mutui rifinanziati”.
Il rappresentante della Banca Centrale della Romania ha spiegato perché è stato necessario introdurre questo nuovo indice. Adrian Vasilescu: “L’ordinanza viene applicata così: la formula di calcolo del credito contiene due indici. Uno è invariabile, è il margine stabilito dalla banca. Un credito per 30 anni rimane immutato per quanto riguarda il margine fissato dalla banca, ma deve avere anche un indice variabile, perché le situazioni e le condizioni cambiano ogni giorno, ogni settimana. Per chi ha già mutui in corso, non cambia niente, perché la misura presa tramite l’Ordinanza 19 non è retroattiva. Sarà applicata a coloro che accederanno ai mutui offerti dalle banche o faranno rifinanziamenti, nel contesto in cui arriveranno ad un accordo con le banche”. Nel Parlamento esiste un’iniziativa legislativa il cui oggetto è l’applicazione del nuovo indice bancario anche ai crediti in corso, però la proposta non è ancora arrivata al voto.
Daniela Budu, 03.05.2019, 12:53