Difesa: riunione del Consiglio Militare dell’UE a Bucarest
La Romania è interessata a sviluppare il ruolo dell’UE nel campo della difesa in piena complementarità e mutuo appoggio con la NATO. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Gabriel Leş, intervenendo alla riunione del Consiglio Militare dell’Unione, svoltasi a Bucarest, nell’ambito del semestre romeno di Presidenza del Consiglio UE. La dotazione dell’esercito romeno è rimasta indietro dopo un lungo periodo di scarso finanziamento. Siccome ora Bucarest stanzia alla difesa, per il terzo anno di seguito, il 2% del PIL, la sostituzione dei vecchi sistemi va di per sè.
Roxana Vasile, 12.04.2019, 14:30
La Romania è interessata a sviluppare il ruolo dell’UE nel campo della difesa in piena complementarità e mutuo appoggio con la NATO. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Gabriel Leş, intervenendo alla riunione del Consiglio Militare dell’Unione, svoltasi a Bucarest, nell’ambito del semestre romeno di Presidenza del Consiglio UE. La dotazione dell’esercito romeno è rimasta indietro dopo un lungo periodo di scarso finanziamento. Siccome ora Bucarest stanzia alla difesa, per il terzo anno di seguito, il 2% del PIL, la sostituzione dei vecchi sistemi va di per sè.
Il ministro Leş ha precisato che nuovi aerei F-16 completeranno la squadriglia delle Forze Aeree Romene e che, nel futuro, la Romania intende acquistare caccia multiruolo F-35 di 5/a generazione. Nel 2013, la Romania ha firmato con il Portogallo un contratto per un valore di oltre 600 milioni di euro, per l’acquisizione di 12 aerei F-16. I primi sei sono entrati nella dotazione delle Forze Aeree Romene a settembre 2016, altri tre a dicembre dello stesso anno, e gli ultimi tre a ottobre 2017. Adesso, Bucarest ne vorrebbe altri 36, per sostituire i vecchi MIG nella dotazione dell’Esercito.
Andiamo avanti per vedere quale sarà la soluzione proposta dal nostro partner strategico rispetto ai 36 aerei che vogliamo acquistare, per vedere dopo cosa significa il programma F-35. Hanno ricevuto delle informazioni anche dagli Stati Uniti. Siamo nella prima tappa di acquisizione per i caccia F-35. La cosa importante è pensare, per primo, al rendere operativa la squadriglia F-16, e faccio riferimento ai 12 e ai 36 successivi, per poi, ovviamente, pensare al velivolo Stealth, ha detto il ministro romeno.
Da parte sua, nell’intervento alla riunione del Consiglio Militare dell’UE, il capo dello Stato Maggiore della Difesa, il generale Nicolae Ciucă, ha sottolineato che la sicurezza nella regione del Mar Nero e nei Balcani Occidentali rappresenta una componente essenziale del profilo esterno della Romania nel campo militare, e che Bucarest appoggia il partenariato tra l’Unione e la NATO tramite il rafforzamento del dialogo e della cooperazione.
Crediamo in un legame transatlantico forte e in una stretta cooperazione UE-NATO. Sosteniamo la coerenza degli strumenti e dei processi di pianificazione dell’UE e della NATO come la migliore modalità di evitare o, almeno, ridurre i raddoppiamenti, e di consolidare i legami tra le due organizzazioni, ha sottolineato il generale Nicolae Ciucă.
E’ stato detto ripetutamente che la Romania è un fornitore di sicurezza e un pilastro regionale di stabilità. Gli apprezzamenti sono stati ripresi, ieri, a Bucarest, dal presidente del Comitato Militare dell’UE, il generale Claudio Graziano, il quale ha ringraziato la Romania per il suo contributo prezioso e altamente professionale alle missioni e operazioni militari guidate dall’Unione.