Modifiche nella politica fiscale del Governo romeno
Il Governo di Bucarest ha approvato, venerdì, la modifica di tre ordinanze d’urgenza, tra cui la famigerata ordinanza 114, detta della cupidigia”, che prevedeva l’introduzione di nuove tasse in settori importanti dell’economia: banche, telecomunicazioni, energia. L’atto normativo che ha polarizzato la classe politica era stato adottato dal governo PSD-ALDE senza previe consultazioni con chi avrebbe subito gli effetti delle modifiche ed è stato criticato sia in Romania, che oltreconfine, soprattutto dai partner europei.
Leyla Cheamil, 29.03.2019, 12:26
Il Governo di Bucarest ha approvato, venerdì, la modifica di tre ordinanze d’urgenza, tra cui la famigerata ordinanza 114, detta della cupidigia”, che prevedeva l’introduzione di nuove tasse in settori importanti dell’economia: banche, telecomunicazioni, energia. L’atto normativo che ha polarizzato la classe politica era stato adottato dal governo PSD-ALDE senza previe consultazioni con chi avrebbe subito gli effetti delle modifiche ed è stato criticato sia in Romania, che oltreconfine, soprattutto dai partner europei.
Stando alla premier Viorica Dăncilă, la modifica delle tre ordinanze mira a diminuire i costi dei crediti per i romeni e ad aumentare il numero delle compagnie romene che riceveranno crediti vantaggiosi dalle banche. Lei ha aggiunto che, tramite questi cambiamenti, nella formula di calcolo degli interessi per i mutui in lei, sarà introdotto un indice calcolato esclusivamente in base alle transazioni interbancarie, pubblicato sul sito della Banca Centrale della Romania. Scompare, così, dalla formula di calcolo l’indice ROBOR — il tasso di interesse pei prestiti che le banche si concedono tra di esse. Dal 2 maggio, il nuovo indice di riferimento viene applicato ai nuovi crediti contrattati dalla popolazione. Di conseguenza, verrà applicato anche ai nuovi crediti di rifinanziamento dei crediti correnti.
Soggetto a modifiche è anche il II Pilastro delle pensioni con gestione privata. La premier Viorica Dăncilă ha annunciato che ci sono state consultazioni con gli azionisti e gli amministratori di pensioni private di Romania, con il Ministero del Lavoro e della Giustizia Sociale, con l’Autorità di Vigilanza Finanziaria, per cui, fino al 31 maggio, si sospende l’applicazione delle regolamentazioni relative ai requisiti di capitale imposti ai gestori dei fondi pensionistici. La misura è necessaria, ha spiegato il capo dell’Esecutivo di Bucarest, per permettere agli amministratori di fondi pensionistici privati di adattarsi alle nuove condizioni di capitale sociale del mercato. Durante il periodo della sospensione si torna al capitale sociale minimo obbligatorio previsto per un amministratore di fondo pensionistico privato di almeno 4 milioni di euro, disponibili in lei.
D’altra parte, anche nel settore dell’energia sono stati apportati chiarimenti e regolamentazioni. Stando al premier, questi riguardano, tra l’altro, l’acceleramento degli investimenti nel settore energia elettrica, lo sviluppo delle reti di distribuzione del gas naturale tramite l’introduzione della possibilità di realizzare questo anche da fondi pubblici da parte delle unità amministrative e territoriali. Allo stesso tempo, viene mantenuto il prezzo massimale del gas e dell’energia elettrica per tutti i consumatori domestici e si rinuncia al prezzo massimale per i consumatori industriali in seguito ai dibattiti con rappresentanti dell’industria e dell’UE.