Elezioni europee, sondaggio
Ormai non è più una novità e l’ultimo sondaggio demoscopico lo conferma: i romeni sono più pessimisti per quanto riguarda la direzione del proprio Paese e più ottimisti per quella dell’Europa. Un sondaggio realizzato da INSCOP Research, nel periodo 5 – 13 marzo, commissionato dalla Fondazione Konrad Adenauer, rileva che quasi tre quarti dei connazionali, circa il 73%, considerano che la direzione verso la quale si dirige il Paese sia sbagliata, mentre solo il 18% afferma che la Romania sia sulla giusta strada. La percezione sulla direzione in cui sta andando la Romania si mantiene fortemente negativa, notano gli autori del sondaggio. Le cose stanno del tutto diversamente per quanto riguarda la percezione sull’Europa. Rispetto alla fine dell’anno scorso, si nota un aumento significativo della percentuale dei romeni secondo cui l’Europa vada nella giusta direzione. La maggior parte delle persone intervistate, quasi il 47%, è del parere che l’Europa vada in una buona direzione, mentre il 35% pensa il contrario.
Ştefan Stoica, 22.03.2019, 12:20
L’avvicinamento del momento delle elezioni europee, previste per il 26 maggio, l’assunzione da parte della Romania della Presidenza del Consiglio UE e tutta la serie di eventi connessi, nonché le procedure per la designazione del futuro procuratore europeo, tra i candidati annoverandosi anche l’ex capo della DNA, Laura Codruţa Kovesi, sembrano aver migliorato la percezione sull’Europa, rileva la ricerca sociologica. Il sondaggio INSCOP ha indagato sugli intenti di voto due mesi prima delle europee. I principali partiti sulla scena politica romena, il PSD, numero uno al governo, e il PNL, numero uno all’opposizione, vanno di pari passo in questa corsa. I socialdemocratici sarebbero votati dal 26,9% dei romeni che intendono presentarsi alle urne, mentre il 26,3% voterebbe per i liberali. Al terzo posto si piazza l’Alleanza 2020 USR-PLUS, con poco più del 15%.
È il primo sondaggio che misura gli intenti di voto per quest’alleanza formata dall’USR, all’opposizione nel Parlamento, e da PLUS, la formazione presieduta dall’ex premier tecnocrate Dacian Cioloş. Potrebbero superare la soglia elettorale l’ALDE, partener del PSD nel governo, Pro Romania, creata da dissidenti dal PSD e diretta dall’ex premier socialdemocratico Victor Ponta, entrambe con circa il 9%, ma anche l’UDMR, quotata con il 5%. Il PMP, in cui il nome più conosciuto è quello dell’ex presidente Traian Băsescu, rimarrebbe fuori dal legislativo europeo. Secondo INSCOP, i risultati alle elezioni europee saranno influenzati in più da fattori che non possono essere quantificati in un sondaggio demoscopico. Tra questi, la mobilitazione dei partiti, gli eventi di grande impatto, come l’organizzazione di un referendum il giorno del voto, dato quasi per scontato dal presidente, le liste finali dei candidati, l’affluenza effettiva alle urne oppure il numero dei voti allestero. Rispetto al mese di febbraio, aumenta leggermente la percentuale di coloro che dichiarano che voteranno sicuramente, nota ancora INSCOP.