Il Parlamento riesamina la bozza della finanziaria
A quasi quattro mesi da quando avrebbe dovuto essere adottata e promulgata, la finanziaria della Romania per il 2019 non ha ancora percorso tutto l’iter e rappresenta un motivo importante di dissensi tra l’esecutivo PSD-ALDE, da una parte, e il presidente Klaus Iohannis e l’opposizione, dall’altra. Arrivato tardi al Parlamento, solo a febbraio, il documento è stato inoltrato dal capo dello stato alla Corte Costituzionale e, ulteriormente, nonostante la decisione secondo cui è considerato conforme alla legge fondamentale, il presidente ha deciso di ritrasmettere al parlamento la finanziaria che ritiene una della vergogna nazionale”. Questo bilancio di previsione ha alla base uno scenario privo di credibilità, privo di garanzie sulla sua applicabilità, fatto confermato dalle istituzioni europee e da altre istituzioni internazionali, afferma Klaus Iohannis, in accordo con l’opposizione di destra.
Corina Cristea, 11.03.2019, 14:54
Il consigliere presidenziale Cosmin Marinescu, che ha presentato gli argomenti, ha precisato che importanti economie partner della Romania si confrontano già con rallentamenti, mentre le recenti valutazioni di alcune agenzie rilevano che possono seguire previsioni con prospettive negative. Egli ha sottolineato che, nella bozza della finanziaria, gli incassi sono sopravalutati di circa 10 miliardi di lei (circa 2,1 miliardi di euro), cioè l’1% del PIL, moltissimo in rapporto al deficit di bilancio stimato. Allo stesso tempo, l’analisi della finanziaria rileva la sottovalutazione di alcuni capitoli di spesa o addirittura aggiustamenti deliberatamente negativi, come nel caso delle pensioni. Stando all’amministrazione presidenziale, è un bilancio che mette in discussione il rispetto dei trattati internazionali firmati dalla Romania, come pure la legislazione nel settore, e che è stato pensato principalmente per servire gli interessi politici di un gruppo ristretto.
Stando al PSD, però, la finanziaria per il 2019 è elaborata benissimo e rigorosamente, mentre il gesto del capo dello stato influisce negativamente sul funzionamento di tutte le istituzioni. I socialdemocratici affermano che la finanziaria garantisca le risorse necessarie a tutti i settori importanti dell’economia, sia una rivoluzionaria, volta a sostenere la salute e l’istruzione e che l’azione del presidente di ritardare la sua applicazione sia demagogica. Tramite la voce del vicepresidente della Camera dei Deputati, Florin Iordache, i socialdemocratici hanno già annunciato che trasmetteranno la Finanziaria nella stessa forma in cui è stata adottata inizialmente dal Parlamento, per essere promulgata: la costruzione del bilancio ha avuto alla base una crescita economica del 5,5% e un PIL di oltre mille miliardi di lei (pari a oltre 200 miliardi di euro).