Il sistema sanitario, vecchie abitudini
Le tangenti negli ospedali romeni sembrano essere un eterno problema, al quale esistono tuttavia soluzioni, che però non vengono applicate. Ci sono situazioni gravi in cui alcuni medici offrono i loro servizi solo in cambio a certe somme di denaro, più o meno consistenti, sebbene negli ultimi anni gli stipendi nel settore sanitario siano aumentati nel tentativo del governo di fermare la partenza dei medici all’estero, in cerca di stipendi più alti, ma anche di condizioni di lavoro migliori. I salari dei medici sono aumentati ultimamente, in media, da qualche centinaio a qualche migliaio di euro. Anche gli stipendi delle infermiere sono aumentati.
Leyla Cheamil, 06.03.2019, 14:13
Le tangenti negli ospedali romeni sembrano essere un eterno problema, al quale esistono tuttavia soluzioni, che però non vengono applicate. Ci sono situazioni gravi in cui alcuni medici offrono i loro servizi solo in cambio a certe somme di denaro, più o meno consistenti, sebbene negli ultimi anni gli stipendi nel settore sanitario siano aumentati nel tentativo del governo di fermare la partenza dei medici all’estero, in cerca di stipendi più alti, ma anche di condizioni di lavoro migliori. I salari dei medici sono aumentati ultimamente, in media, da qualche centinaio a qualche migliaio di euro. Anche gli stipendi delle infermiere sono aumentati.
L’argomento scottante delle tangenti è tornato all’attenzione pubblica dopo che più medici del Reparto Ortopedia dell’Ospedale Provinciale d’Urgenza Piatra Neamţ (nord-est) sono stati accusati di aver preso tangenti per predisporre dossier di pensionamento anticipato senza diritto, ma anche per interventi chirurgici e altre consultazioni. I medici sono stati fermati martedì sera. Anche nel 2015, un ortopedico è stato denunciato perché pretendeva denaro dai malati. È stato condannato per atti di corruzione e gli è stato proibito di continuare a fare il mestiere di medico, ma ulteriormente ha ripreso la sua attività all’Ospedale d’Urgenza di Piatra Neamţ.
La ministra della Salute, Sorina Pintea, ha dichiarato, martedì, che sarà avviata una campagna contro il fenomeno dei pagamenti informali negli ospedali. Lei considera che non sia normale che esistano dei “pagamenti informali” nei centri sanitari e afferma che questo è un problema del sistema. La ministra desidera convincere sia i malati che il personale sanitario a non dare e a non ricevere più tangenti e spera di riuscire, assieme ai sindacati, a determinare ambo le parti a rinunciare a queste abitudini. Sorina Pintea: “Sappiamo benissimo che questi pagamenti informali e queste abitudini di offrire denaro negli ospedali esistono. Con l’aumento degli stipendi, in teoria, ci doveva essere un declino del fenomeno. Ma non c’è stato. Credo che debba ancora passare del tempo. Ma, in fin dei conti, si tratta di educazione, dell’educazione del malato e della sua famiglia. È un atto fra medico e paziente, non possiamo intervenire direttamente, possiamo solo dire che non è normale che le cose succedano in questo modo. In alcuni ospedali sono state avviate campagne. Probabilmente inizieremo anche noi una campagna assieme ai sindacati, perché dobbiamo ammettere e assumerci tutti il fato che è un problema del sistema ed è anche un nostro problema”.
Le tangenti non rappresentano l’unico aspetto della corruzione nel sistema sanitario. L’anno scorso, a maggio, l’ex procuratore capo della Direzione Nazionale Anticorruzione, Laura Codruța Kovesi, ha reso pubblico un rapporto sulla corruzione nel sistema sanitario. Ha precisato che sono stati individuati cinque settori in cui si verificano atti di corruzione, tra cui gli acquisti pubblici, i bilanci degli ospedali oppure i servizi sanitari, e che il fenomeno non può essere eliminato solo tramite indagini, ma è necessario cambiare certe procedure e introdurre alcuni meccanismi di controllo.