Reazioni alle nuove modifiche della legislazione sulla giustizia
Lo scorso autunno, la Commissione Europea raccomandava alle autorità di Bucarest di sospendere l’applicazione delle leggi sulla Giustizia e delle successive ordinanze d’urgenza e di rivederle rispettando le raccomandazioni della Commissione di Venezia e del Gruppo di stati contro la corruzione del Consiglio d’Europa – GRECO. La raccomandazione era stipulata nel rapporto periodico redatto nell’ambito del Meccanismo di Cooperazione e Verifica sulla giustizia e corrispondeva anche alle contestazioni formulate in maniera decisa dalla società civile, dalle istituzioni giudiziarie, da associazioni dei magistrati e dall’opposizione.
Ştefan Stoica, 21.02.2019, 15:06
Sono passati due mesi e il ministro della giustizia, Tudorel Toader, ha promosso tramite ordinanza d’urgenza una serie di modifiche delle leggi sulla giustizia, che riguardano, tra l’altro, la nomina dei procuratori con cariche dirigenziali oppure addirittura gli attributi del capo della sezione d’indagine. Toader ha spiegato che queste cariche possono essere ricoperte anche da procuratori che sono stati giudici e che le persone che attualmente ricoprono questi incarichi con delega, lo potranno ancora fare per 45 giorni. Alcune di queste modifiche sarebbero state fatte in seguito a colloqui con il CSM, il quale ha proposto molte di queste soluzioni — è stata la risposta del ministro alle critiche espresse subito dalle istituzioni che subiranno gli effetti dalle modifiche.
La Direzione Nazionale Anticorruzione considera che non ci sia alcuna situazione straordinaria che giustifichi l’adozione tramite ordinanza d’urgenza di alcuni provvedimenti relativi alla revoca del mandato dei magistrati oppure al cambiamento del modo di organizzazione delle procure. Anche i procuratori della DIICOT — la procura antimafia e antiterrorismo — criticano l’ordinanza e considerano che le modifiche siano contrarie alla struttura costituzionale stabilita nella Costituzione e mettono il Ministero Pubblico nell’impossibilità di svolgere la sua missione. Il CSM stesso, tramite la Sezione per i procuratori, attira l’attenzione che le modifiche apportate dal governo alle leggi sulla giustizia possono nuocere gravemente all’attività delle procure.
Ha reagito anche la Commissione Europea. Il portavoce, Margaritis Schinas, ha affermato che l’esecutivo comunitario segue con grande preoccupazione gli ultimi sviluppi legati allo stato di diritto in Romania, sia per quanto riguarda il contenuto, che la procedura degli ultimi cambiamenti, l’uso delle ordinanze d’urgenza, senza previe consultazioni con rappresentanti della giustizia e con gli interessati. Queste modifiche, ha aggiunto il rappresentante della Commissione, sembrano essere in diretta contraddizione con le raccomandazioni del MCV, sostenute da tutti gli stati membri. Egli ha ricordato che il rapporto della Commissione Europea dello scorso novembre consiglia alla Romania di istituire un sistema forte e indipendente di nomina dei procuratori con funzioni importanti, basato su criteri chiari e trasparenti e sostenuto dalla Commissione di Venezia.
Alcuni procuratori presso il Tribunale di Braşov (centro) hanno protestato davanti all’istituzioni, esibendo cartelli sui quali c’era scritto: “Rispettate il MCV”, “Rispettate l’indipendenza della giustizia, “Procuratore indipendente.” Loro considerano che le modifiche apportate allo statuto dei magistrati intaccano gravemente l’indipendenza del sistema giudiziario. I principali partiti dell’opposizione, il PNL e l’USR, hanno inoltrato alla Camera dei Deputati, una mozione semplice sulla Giustizia. Loro accusano il potere di aver modificato la legislazione penale con un unico scopo, quello di proteggere i delinquenti.