Presenze romene alla Berlinale
Dal 7 al 17 febbraio si è svolta a Berlino la 69esima edizione del Festival Internazionale del Cinema – uno dei più importanti nel mondo. La pellicola “Monsters, lunico film romeno partecipante alla Berlinale, alla sezione Forum, è stato insignito del premio del pubblico assegnato dalla pubblicazione tedesca Tagesspiegel. Il film ha fatto parte della selezione dedicata ai progetti sperimentali, puntando sullavanguardia, i saggi e i reportage politici. Il film “Monsters del regista romeno racconta le ultime 24 ore della storia damore tra un uomo e una donna che erano insieme da quasi 10 anni. Dana e Arthur combattono ognuno contro i propri mostri interiori e il giorno in cui devono decidere se rinunciare sia una prova dellamore puro è molto vicino. Il regista Marius Olteanu ha avuto una bella sorpresa: dopo aver vinto il premio del pubblico, la sua pellicola ha beneficiato di quattro proiezioni in più. È un film che parla di coppia, di ciò che viviamo nella società, del bisogno di raggiungere laltro, di capirlo e di non essere indifferente – ha affermato Marius Olteanu.
Roxana Vasile, 18.02.2019, 13:25
Dal 7 al 17 febbraio si è svolta a Berlino la 69esima edizione del Festival Internazionale del Cinema – uno dei più importanti nel mondo. La pellicola “Monsters, lunico film romeno partecipante alla Berlinale, alla sezione Forum, è stato insignito del premio del pubblico assegnato dalla pubblicazione tedesca Tagesspiegel. Il film ha fatto parte della selezione dedicata ai progetti sperimentali, puntando sullavanguardia, i saggi e i reportage politici. Il film “Monsters del regista romeno racconta le ultime 24 ore della storia damore tra un uomo e una donna che erano insieme da quasi 10 anni. Dana e Arthur combattono ognuno contro i propri mostri interiori e il giorno in cui devono decidere se rinunciare sia una prova dellamore puro è molto vicino. Il regista Marius Olteanu ha avuto una bella sorpresa: dopo aver vinto il premio del pubblico, la sua pellicola ha beneficiato di quattro proiezioni in più. È un film che parla di coppia, di ciò che viviamo nella società, del bisogno di raggiungere laltro, di capirlo e di non essere indifferente – ha affermato Marius Olteanu.
Il lungometraggio “Synonymes (“Synonyms), con la regia di Nadav Lapid, che racconta la storia di un giovane israeliano il quale cerca di nascondere le proprie origini dopo aver traslocato a Parigi, ha vinto il tanto ambito Orso dOro al miglior film. Il gran premio della Giuria è stato aggiudicato dalla pellicola “Grâce à Dieu (“By the Grace of God) del regista francese François Ozon, un dramma sugli abusi sessuali commessi da membri del clero nei confronti di alcuni minorenni, mentre lOrso dArgento al miglior regista è stato assegnato alla tedesca Angela Schanelec per “Ich war zuhause, aber (“I Was at Home, But). Lattrice Yong Mei e lattore Wang Jingchun sono stati premiati per i ruoli interpretati in una saga di famiglia in cui danno vita ad una coppia che affronta le vicissitudini della vita in Cina dopo la Rivoluzione Culturale. LOrso dOro al migliore cortometraggio è andato alla pellicola “Umbra, di Florian Fischer e Johannes Krel, mentre “Blue Boy, prodotto dallargentino Manuel Abramovich, con i romeni Cătălin Cristuţiu, montatore, e Bogdan Georgescu, produttore creativo, è stato insignito dellOrso dArgento al migliore cortometraggio. LOrso dOro per lintera carriera è andato questanno allattrice britannica Charlotte Rampling.
I romeni si erano già abituati ai grandi premi ottenuti a Berlino: lanno scorso, lOrso dOro al miglior film è stato vinto dal lungometraggio “Ognuno ha diritto ad amare / Touch me not, di Adina Pintilie, insignita anche del trofeo al migliore film di debutto, mentre nel 2013 lOrso dOro è andato a Călin Peter Netzer per “Il caso Kerenes. Il fatto che, rispetto ad altri anni, la presenza romena alla Berlinale sia stata ridotta non toglie il valore dei cineasti romeni della cosiddetta “nuova ondata tra i quali si annoverano i già famosi Cristi Puiu, Corneliu Porumboiu, Cătălin Mitulescu, Radu Muntean, Cristian Mungiu, Tudor Giurgiu o Radu Jude.