Il Governo di Roma e i romeni d’Italia
I rapporti romeno-italiani si svolgono sotto il segno di un Partenariato Strategico Consolidato, firmato dai ministri degli Esteri dei due Paesi il 9 gennaio 2008. La presenza di una numerosa comunità romena in Italia — di circa 1,2 milioni di persone — e di un’importante comunità d’affari italiana in Romania conferisce una dimensione sociale ed economica speciale a questi rapporti. Lungo il tempo, i contatti politici sono stati frequenti e svariati: il presidente romeno è stato in Italia nel 2008, 2011 e 2015, mentre il primo ministro nel 2009, 2012 e 2014. Non sono mancate nemmeno le visite in di esponenti italiani Romania — nel 2011 e 2016. Inoltre, fra l’Italia e la Romania è stato istituito il meccanismo dei Vertici Intergovernativi: la prima edizione si è svolta nel 2008, a Roma, mentre la seconda, ha avuto luogo nel 2011, a Bucarest.
Roxana Vasile, 14.02.2019, 12:25
I rapporti romeno-italiani si svolgono sotto il segno di un Partenariato Strategico Consolidato, firmato dai ministri degli Esteri dei due Paesi il 9 gennaio 2008. La presenza di una numerosa comunità romena in Italia — di circa 1,2 milioni di persone — e di un’importante comunità d’affari italiana in Romania conferisce una dimensione sociale ed economica speciale a questi rapporti. Lungo il tempo, i contatti politici sono stati frequenti e svariati: il presidente romeno è stato in Italia nel 2008, 2011 e 2015, mentre il primo ministro nel 2009, 2012 e 2014. Non sono mancate nemmeno le visite in di esponenti italiani Romania — nel 2011 e 2016. Inoltre, fra l’Italia e la Romania è stato istituito il meccanismo dei Vertici Intergovernativi: la prima edizione si è svolta nel 2008, a Roma, mentre la seconda, ha avuto luogo nel 2011, a Bucarest.
L’Italia è uno dei principali partner economici della Romania, sia dal punto di vista dell’interscambio commerciale, che degli investimenti realizzati. Secondo le statistiche, il 31 marzo 2017 l’interscambio commerciale romeno-italiano ammontava a oltre 3,5 miliardi di euro, maggiore del 5% rispetto al precedente anno. Non vanno dimenticati neanche gli scambi culturali e scientifici. A Roma svolge la sua attività l’Accademia di Romania, mentre a Venezia, l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica. Ci sono tre lettorati italiani in Romania (Bucarest, Cluj-Napoca e Timişoara) e 6 lettorati romeni in Italia (a Calabria, Napoli, Padova, Pisa, Roma e Torino). In Italia ci sono anche più di 100 associazioni romene. Allo stesso tempo, in Romania esistono 5 licei con classi bilingui romeno-italiane.
Detto tutto questo, le dichiarazioni offerte al corrispondente di Radio Romania a Roma dall’attuale ministro dell’Interno, Matteo Salvini, confermano gli ottimi rapporti bilaterali. I romeni — ha detto Salvini — rappresentano la più numerosa comunità in Italia, ma anche la più inserita dal punto di vista economico, culturale e commerciale. Proprio per questo, Matteo Salvini ha precisato che è il suo dovere proteggere, ogni giorno, la stragrande maggioranza dei romeni, persone per bene, isolando e punendo quei pochi delinquenti che riescono a rovinare la loro immagine. D’altra parte, il ministro Salvini ha delle aspettative dalla Romania, che ricopre attualmente la presidenza semestrale del Consiglio dell’UE. Auspica inoltre che durante il suo mandato siano conclusi dossier economici iniziati da anni, per lasciar posto alle questioni urgenti legate all’impiego della manodopera, agli scambi commerciali, al turismo, all’agricoltura e alla pesca. Non in ultimo, Matteo Salvini è del parere che l’Europa non possa rappresentare solo un mercato bancario, finanziario o d’affari, ma debba anche voltarsi verso i valori umani e familiari.