La Romania si assume la Presidenza di turno del Consiglio dell’Ue
Diventata membro dell’Ue il 1 gennaio del 2007, la Romania assumerà,
il 1 gennaio prossimo, per la prima volta, la Presidenza di turno del Consiglio
dell’Ue, dal Paese uscente Austria, e passerà il timone fra sei mesi alla
Finlandia. Il capo dell’Esecutivo comunitario, Jean-Claude Juncker, ha
ricordato che, in questo periodo, andrà gestita l’ufficializzazione della
Brexit, programmata per il prossimo marzo. Vanno inoltre, stabilite, le
diretrici del futuro quadro finanziario, 2021-2027, e una strategia coerente
sul tema della migrazione. In tutto, ci sono 257 dossier da esaminare in solo 4
mesi, in quanto a maggio inizia la campagna elettorale per le europee. Uno dei
personaggi-chiave del dossier della Presidenza, il ministro con delega agli
Affari Europei, George Ciamba, ha spiegato, a Radio Romania, che Bucarest vuole
realizzare un quadro di negoziazione del budget.
Bogdan Matei, 31.12.2018, 14:59
Diventata membro dell’Ue il 1 gennaio del 2007, la Romania assumerà,
il 1 gennaio prossimo, per la prima volta, la Presidenza di turno del Consiglio
dell’Ue, dal Paese uscente Austria, e passerà il timone fra sei mesi alla
Finlandia. Il capo dell’Esecutivo comunitario, Jean-Claude Juncker, ha
ricordato che, in questo periodo, andrà gestita l’ufficializzazione della
Brexit, programmata per il prossimo marzo. Vanno inoltre, stabilite, le
diretrici del futuro quadro finanziario, 2021-2027, e una strategia coerente
sul tema della migrazione. In tutto, ci sono 257 dossier da esaminare in solo 4
mesi, in quanto a maggio inizia la campagna elettorale per le europee. Uno dei
personaggi-chiave del dossier della Presidenza, il ministro con delega agli
Affari Europei, George Ciamba, ha spiegato, a Radio Romania, che Bucarest vuole
realizzare un quadro di negoziazione del budget.
Practicamente, in questo momento, ciò chE riceviamo
dalla Presidenza austriaca è solo un inventario di tutti i problemi e delle
connessioni che possono verificarsi o che i Paesi membri desiderano tra i diversi
set di politiche e, inclusivamente, per quanto riguarda i set di stanziamenti, ha detto George Ciamba.
Dal canto suo, il ministro degli Esteri romeno,Teodor Meleşcanu, ha
annunciato, in esclusiva per Radio Romania, che vuole ottenere la dichiarazione
del Mar Nero come zona prioritaria anche per l’Ue, cosi’ come è adesso per la per la Nato.
Una delle preoccupazioni che avremo durante la
Presidenza è venire con proposte sullo sviluppo della collaborazione al Mar
Nero, in generale, l’aumento del delle misure di fiducia tra gli stati membri,
la promozione del turismo, dell’interconnessione energetica, e, allo stesso
tempo, di collaborazione diretta dell’Ue con le strutture regionali. Noi
desideriamo che l’Ue sia molto più implicata anche in questi format regionali, ha detto Teodor Meleşcanu.
È già stato lanciato anche il sito ufficiale della Presidenza di
turno romena del Consiglio dell’Ue. La pagina, disponibile all’indirizzo românia2019.eu, in romeno,
inglese e francese, contiene informazioni utili per i giornalisti, il pubblico
largo ed esperti di affari europei. Dopo il 15 gennaio, sul sito sarà
pubblicato anche il programma della Presidenza romena. Sabato, in una
dichiarazione congiunta, i ministri Melescanu e Ciamba hanno affermato che
l’esercizio della Presidenza di turno non rappresenta uno strumento di lotta
politica interna, bensi’ un progetto Paese e un progetto europeo importante. La
dichiarazione è stata fatta dopo veementi dibattiti pubblici, provocati dalla
recente confessione del presidente Juncker di dubitare che il
Governo di sinistra di Bucarest capisca pienamente cosa signfica dirigere il
blocco comunitario. Juncker ha valutato che, dal punto di vista tecnico, la
Romania è molto bene preparata per questa missione, ma che la disputa politica
interna la fa sembrare un’entità non unita sulla scena politica europea. Seguono
sei mesi in cui la classe politica di Bucarest ha la chance di dimostrare il
contrario.