Come hanno passato i romeni il Natale?
Festa della gioia e della famiglia, il Natale, che porta la notizia della nascita di Gesù Cristo, significa emozione, pace spirituale e momenti magici accanto ai cari. In un messaggio di Natale, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena (maggioritaria), Daniele, ha affermato che il Natale è anche una festa dei doni, da offrire ai bambini, agli anziani, agli orfani, ai malati, a quelli soli e a tutti i cari. Questa festa dei doni è la nostra risposta al dono dellamore di Dio, rivelato nella nascita di Gesù Cristo, ha detto il Patriarca. Una delle più importanti feste cristiane, il Natale porta, ogni anno, amatissime usanze e tradizioni come quella dei canti natalizi, molto diffusa in Romania. Il rito dei canti natalizi include testi cerimoniali, danze e gesti simbolici, e gli auguratori che li interpretano raffigurano gli angeli e i pastori che furono i primi ad annunciare la nascita di Gesù Bambino. Essi fanno auguri di salute, prosperità, esaudizione dei desideri, e sono ripagati con frutta, ciambelle, dolci o soldi.
Leyla Cheamil, 27.12.2018, 16:11
Festa della gioia e della famiglia, il Natale, che porta la notizia della nascita di Gesù Cristo, significa emozione, pace spirituale e momenti magici accanto ai cari. In un messaggio di Natale, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena (maggioritaria), Daniele, ha affermato che il Natale è anche una festa dei doni, da offrire ai bambini, agli anziani, agli orfani, ai malati, a quelli soli e a tutti i cari. Questa festa dei doni è la nostra risposta al dono dellamore di Dio, rivelato nella nascita di Gesù Cristo, ha detto il Patriarca. Una delle più importanti feste cristiane, il Natale porta, ogni anno, amatissime usanze e tradizioni come quella dei canti natalizi, molto diffusa in Romania. Il rito dei canti natalizi include testi cerimoniali, danze e gesti simbolici, e gli auguratori che li interpretano raffigurano gli angeli e i pastori che furono i primi ad annunciare la nascita di Gesù Bambino. Essi fanno auguri di salute, prosperità, esaudizione dei desideri, e sono ripagati con frutta, ciambelle, dolci o soldi.
Daltra parte, molti romeni si sono avvalsi del ponte natalizio per andare in montagna, dove le stazioni turistiche sono affollatissime. Oltre 18 milioni di euro hanno speso per il ponte natalizio coloro che hanno scelto di passarlo negli alberghi e agriturismi nel Paese. Oltre 139 mila romeni hanno preferito gli agriturismi nelle zone Bran, nei dintorni di Sibiu (centro), in Maramureş (nord) e Bucovina (nord-est). Essi sono stati accolti con piatti tradizionali e usanze tipiche. Il benvenuto agli auguratori intorno ai falò, i costumi tradizionali, le gite in slitte trainate da cavalli sono state solo alcune delle attrattive di queste zone. Gli amanti degli sport invernali hanno trovato pronte le piste da sci e da snowboard, mentre per i piccoli sono state preparate quelle da slittino.
Secondo i dati della Federazione dei Patronati del Turismo Romeno, i turisti che hanno preferito destinazioni interne per il ponte natalizio hanno speso circa 570 lei (pari ad oltre 120 euro) per soggiorno, solo per il vitto e lalloggio, in crescita del 14% rispetto allanno scorso. Le spese supplementari, per il viaggio e lo svago, sono state, in media, di 500 lei (oltre 100 euro) per soggiorno, per turista. Come ogni anno, ci sono stati anche romeni che hanno preferito passare il Natale allestero, le zone più ricercate essendo quelle con clima mite o diverse città europee. Nel top delle preferenze le stazioni sciistiche in Austria, Bulgaria, Svizzera e Francia, dove si possono praticare sport invernali e visitare mercatini natalizi. Tra le destinazioni esotiche di questanno: Dubai, Egitto e Marocco. I prezzi di una simile vacanza hanno oscillato tra 500 e 3.000 euro a persona, secondo i dati dei patronati del settore turistico.