Timişoara, 29 anni dopo
29 anni fa, sulle strade di Timişoara, città nellovest della Romania, cadevano colpite dalle pallottole le prime vittime della repressione contro coloro che avevano avuto il coraggio di alzarsi contro la dittatura di Nicolae Ceauşescu. Il 17 dicembre 1989, su ordine suo, è stato aperto il fuoco contro i manifestanti: 58 persone sono state uccise e centinaia sono rimaste ferite. Lunedì, alla memoria degli eroi martiri, a Timişoara è stato dichiarato giorno di lutto nazionale e le bandiere sono state scese a mezzasta. Una messa è stata tenuta alla Cattedrale Metropolitana, seguita da deposizioni di corone di fiori al Monumento della Crocefissione. Messe e commemorazioni sono state organizzate anche al Cimitero degli Eroi e alla Chiesa dei Martiri, mentre la sera, sui gradini della Cattedrale, è stato programmato un momento di raccoglimento con candele accese, ciascuna recante il viso degli eroi che si sono sacrificati per la libertà.
Roxana Vasile, 17.12.2018, 12:21
Nel weekend, nella Piazza della Vittoria di Timişoara sono state accese le candele dellimmortalità e si è svolto un concerto in memoriam. Decine di abitanti di Timişoara hanno inoltre partecipato ad una marcia: sono partiti con falò accesi e bandiere dalla Piazza Maria, il luogo in cui, 29 anni fa, è iniziata la Rivoluzione anticomunista. Hanno attraversato la Piazza della Vittoria, fino al Cimitero degli Eroi, dove hanno osservato un momento di raccoglimento. La marcia si svolge, ogni anno, sotto lo slogan Gli eroi non muoiono mai. Sebbene siano passati quasi tre decenni dalla Rivoluzione, il ricordo di quei giorni è rimasto vivo nella memoria degli ex combattenti, degli eredi degli eroi martiri, ma anche dei semplici abitanti di Timişoara, che sono venuti anche questanno a rivivere, nei ricordi, linizio delle manifestazioni di piazza che hanno portato al crollo della dittatura comunista. Uno dei partecipanti racconta: “La scintilla si è accesa nella Piazza Maria e si è diffusa poi nel centro. La gente scandiva Giù il dittatore e poi tutta la città si è ribellata.
La maggior parte delle persone presenti in quei giorni sulle strade dei Timişoara non esitano ad esprimere il malcontento per il fatto che, nemmeno dopo quasi tre decenni dal crollo del comunismo, una parte degli ideali della Rivoluzione non sono stati portati a compimento. “Sono Dumitru Coliban e rappresento lAssociazione 16 Dicembre ’89 a Timişoara. Ora, dopo 29 anni, mi dispiace che non ci sia stata unevoluzione per il Paese, per il popolo, come avrei voluto, come ci siamo augurati allora. Ma resto fiducioso, perché so che il popolo romeno è forte e guardo con fiducia nel futuro. “La rivoluzione romena è iniziata il 16 dicembre e, a mio avviso, come tutte le rivoluzioni, non è ancora finita. Ho avuto una vita decente, ma purtroppo molti romeni non hanno una vita decente. E poi non cè rispetto per il sangue sparso. Le manifestazioni commemorative continueranno nel prossimo periodo, anche a Bucarest dove, 29 anni fa, si è diffusa la scintilla della Rivoluzione accesa a Timişoara.