Le aspettative dei cittadini alle prossime elezioni europee
In tutti gli stati dell’Unione si svolgeranno, a maggio dell’anno prossimo, elezioni per il Parlamento Europeo. L’immigrazione proveniente dallo spazio extra comunitario, assieme alle tossiche tendenze populiste e nazionaliste, la trasgressione delle norme dello stato di diritto, il bilancio dell’Unione o gli effetti della Brexit domineranno la campagna elettorale in molti Paesi UE. In un sondaggio Eurobarometro, reso pubblico lunedì, gli europei sono stati interrogati non sui temi della campagna, ma sulla sua qualità. Si è puntato sugli intenti di voto, sulle preoccupazioni legati al broglio e alla strumentalizzazione elettorale. Gli esiti del sondaggio rilevano che la presenza di più giovani e donne sulle liste dei candidati e una migliore informazione sull’attuale Unione Europea sono fattori che potrebbero determinare gli elettori europei ad andare a votare a questo scrutinio.
Ştefan Stoica, 27.11.2018, 12:11
Alla domanda sulle preoccupazioni degli europei legate alle elezioni, la possibilità di broglio o di attacco cibernetico è stato il tema più menzionato. Quasi due terzi hanno espresso preoccupazione per le difficoltà di alcuni gruppi della popolazione, come i disabili o le persone anziane, ad esercitare il proprio diritto di voto, mentre più della metà ha espresso il timore causato da una potenziale influenza estera sugli elettori, come i gruppi criminali o terzi Paesi. I romeni si annoverano tra gli europei maggiormente preoccupati per la trasparenza delle campagne elettorali e le loro maggiori preoccupazioni arrivano dall’esperienza. La Romania si è confrontata, nei tre decenni di democrazia postcomunista, in diversi processi elettorali, con tentativi di broglio e di influenza, di strumentalizzazione elettorale o di voto espresso più volte dalla stessa persona. E tutto ciò si riflette nell’eurobarometro di lunedì.
Quasi due terzi dei connazionali — molto di più della media europea, che è inferiore al 50% – temono che alle elezioni europee votino persone che non hanno questo diritto oppure che ci siano elettori che voteranno due volte. Con percentuali simili, che li rendono leader tra gli europei per quanto riguarda i timori legati alle elezioni, i romeni affermano che la gente è costretta a votare in un certo modo, che le elezioni saranno soggette a manipolazione cibernetica oppure che i voti saranno comprati e i risultati finali truccati. I principali fattori che determinerebbero i romeni a partecipare al voto sono un maggiore numero di candidati giovani, una migliore informazione sull’UE e sul suo impatto sulle loro vite, più donne tra i candidati e una presenza più numerosa dei candidati appartenenti a gruppi politici meno rappresentati. La gente è veramente preoccupata a causa della disinformazione. Un fatto positivo è che sempre più cittadini dimostrano di avere spirito critico nei confronti delle informazioni che ricevono. Noi tutti, le istituzioni UE e gli stati membri dobbiamo proteggere le nostre elezioni e consolidare la nostra democrazia”, afferma il primo vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, commentando i risultati dell’Eurobarometro.