Accordo sulla Brexit
Riuniti a Bruxelles per un vertice straordinario, i leader europei hanno accettato i termini del ritiro della Gran Bretagna dal blocco comunitario e la dichiarazione politica sui futuri rapporti tra l’UE e Londra. È stato fatto, così, un passo molto importante a più di due anni dal referendum tramite il quale i britannici hanno deciso di separarsi dall’entità di cui fanno parte da quasi mezzo secolo, dopo 17 mesi di negoziati. Non ci sono vincitori e sconfitti e l’accordo risultato è il migliore possibile, dicono i leader europei, un accordo corretto ed equo per tutti. “Penso sia stata realizzata un’opera d’arte diplomatica”, ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel accennando al documento che “getta le basi di un divorzio ordinato”, stipulando, allo stesso tempo, che i 27 stati membri che rimangono nell’Unione e la Gran Bretagna avranno “rapporti molto stretti”.
Corina Cristea, 26.11.2018, 13:29
Riuniti a Bruxelles per un vertice straordinario, i leader europei hanno accettato i termini del ritiro della Gran Bretagna dal blocco comunitario e la dichiarazione politica sui futuri rapporti tra l’UE e Londra. È stato fatto, così, un passo molto importante a più di due anni dal referendum tramite il quale i britannici hanno deciso di separarsi dall’entità di cui fanno parte da quasi mezzo secolo, dopo 17 mesi di negoziati. Non ci sono vincitori e sconfitti e l’accordo risultato è il migliore possibile, dicono i leader europei, un accordo corretto ed equo per tutti. “Penso sia stata realizzata un’opera d’arte diplomatica”, ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel accennando al documento che “getta le basi di un divorzio ordinato”, stipulando, allo stesso tempo, che i 27 stati membri che rimangono nell’Unione e la Gran Bretagna avranno “rapporti molto stretti”.
È un momento grave per l’Unione, ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron, stando al quale, la Brexit rileva che l’Unione Europea è fragile ed ha bisogno di nuove basi. Anche se manca poco alla fine, ci sono ancora passi difficili da compiere fino all’uscita vera e propria. Soprattutto a Londra, dove la premier Theresa May si confronta con una forte opposizione, persino nel proprio partito. In più, i laburisti, come pure il piccolo partito unionista dell’Irlanda del Nord, alleato al governo, hanno annunciato che voteranno contro nel Parlamento britannico, il che complica le cose. Nel contesto in cui deve far fronte a molte critiche nel parlamento, la premier ha presentato l’accordo sulla Brexit direttamente al pubblico, sottolineando che lo scopo dell’accordo è di accontentare sia i sostenitori che gli oppositori del ritiro della Gran Bretagna dall’UE. Theresa May afferma che il giorno dell’uscita dall’Unione, il prossimo marzo, sarà un momento di rinnovo e riconciliazione per il Paese.
A Bruxelles, nonostante i dubbi dei parlamentari britannici, il presidente della Commissione Europea, Jean Claude Juncker si è detto fiducioso che il legislativo di Westminster approverà l’accordo. Il documento è molto importante perché contiene, tra l’altro, le condizioni in cui saranno trattati i romeni del Regno Unito, ha dichiarato il presidente Klaus Iohannis, il quale ha rappresentato la Romania al vertice: “Se questo accordo entra in vigore, protegge i romeni e gli altri europei che si trovano in Gran Bretagna. Sono garantiti tutti i loro diritti ottenuti finora; e non solo, possono lavorare, studiare, ricevere pensioni. Noi siamo stati molto preoccupati per questi aspetti e abbiamo insistito, finora con successo, che siano chiarite molto bene queste cose. Inoltre, abbiamo insistito e ottenuto che sia chiarito nella dichiarazione politica sui futuri rapporti, che non ci siano discriminazioni tra i membri UE.” Ad esempio, che non vengano introdotti visti per i romeni che ulteriormente vorranno viaggiare in Gran Bretagna, ha precisato il capo dello stato.