Bruxelles, in attesa di progetti infrastruttura da Bucarest
I commentatori di Bucarest segnalano nuovi episodi di ciò che chiamano la guerra delle rose, accennando al logo del PSD, il principale partito della coalizione al governo. Lei stessa romena, lei stessa socialdemocratica, sostenuta dallex leader e premier PSD, Victor Ponta, ad ottenere il mandato a Bruxelles, la commissaria europea per la politica regionale, Corina Creţu, critica sempre più veementemente il Governo di Bucarest, attualmente presieduto da Viorica Dăncilă. Considera un insulto la mancanza di progetti di infrastruttura, per cui la Romania potrebbe ricevere fondi europei.
Bogdan Matei, 09.10.2018, 12:34
I commentatori di Bucarest segnalano nuovi episodi di ciò che chiamano la guerra delle rose, accennando al logo del PSD, il principale partito della coalizione al governo. Lei stessa romena, lei stessa socialdemocratica, sostenuta dallex leader e premier PSD, Victor Ponta, ad ottenere il mandato a Bruxelles, la commissaria europea per la politica regionale, Corina Creţu, critica sempre più veementemente il Governo di Bucarest, attualmente presieduto da Viorica Dăncilă. Considera un insulto la mancanza di progetti di infrastruttura, per cui la Romania potrebbe ricevere fondi europei.
La commissaria aggiunge che nel settore dei trasporti, il più vulnerabile e in ugual misura necessario, sono andati persi due miliardi di euro, mentre per il periodo 2014-2020 si fanno sforzi per evitare il disimpegno dei fondi. Corina Creţu: Abbiamo soldi per studi di fattibilità, non abbiamo alcun sollecito e possiamo programmare che, nel prossimo periodo, nel 2021, comincino i lavori allautostrada Târgu-Mureş (centro, n. red.) – Iaşi (est, n. red.). Purtroppo, come abbiamo visto nella seduta di governo, il governo ha annunciato che desidera realizzare questautostrada in partenariato pubblico-privato. I nostri specialisti non accettano volentieri questo approccio, perché vuol dire una deprioritizzazione dellinvestimento. Da parte nostra cè tutta la disponibilità. Ma se non ci sono progetti, non cè nulla da analizzare, quindi nulla da finanziare. Voglio annunciare pubblicamente che non accetto più insulti da parte del governo della Romania per il lavoro che faccio.
A Bucarest, il leader ALDE, partner-junior al governo, Călin Popescu Tăriceanu, afferma di non mettere in dubbio le dichiarazioni della commissaria europea e si dichiara convinto della sua sincerità e delle sue buoni intenzioni. Anche il ministro socialdemocratico delle Finanze, Eugen Teodorovici, ammette che i ritardi nellattirare fondi europei influiscono negativamente sul bilancio dello stato. Afferma, però, che i progetti di cui parla Corina Creţu: Sono ancora in fase di verifica e analisi da parte di una struttura, chiamata jaspers, formata da esperti della Banca Europea per gli Investimenti e di altre strutture che, purtroppo, si muovono più lentamente del dovuto, nel senso di mandare il prima possibile a Bruxelles le richieste di finanziamento. Il nostro principale problema come budget è che, se si ritarda troppo con queste richieste di rimborso e con il ritiro dei soldi da fondi europei, ciò grava sul bilancio dello stato e, in pratica, aumenta il deficit.
La stampa ipotizza che i rapporti più freddi tra la Creţu e i suoi colleghi in Romania abbiano anche motivi politici. Lanno prossimo si conclude il suo mandato di commissario, mentre il partito dal quale proviene non lavrebbe nemmeno proposta sulla lista dei candidati alle elezioni europarlamentari del maggio prossimo.