Giorno Unità Tedesca, uno sguardo ai rapporti Romania – Germania
La Romania incoraggerà lunità europea durante la sua presidenza di turno del Consiglio UE, nel primo semestre dellanno prossimo – lo ha promesso, martedì, il presidente Klaus Iohannis, il quale ha partecipato alle cerimonie organizzate a Bucarest in occasione della Giornata dellUnità Tedesca. Quasi tre decenni dopo che sono crollate le dittature comuniste di Bucarest e del Berlino Orientale e i tedeschi hanno avuto loccasione per riunificarsi, il presidente Iohannis saluta il fatto che la Romania e la Germania condividono una visione comune sul progetto europeo. Gli sforzi per mantenere lunità devono continuare, tanto più in questi tempi, in cui le tendenze di separazione diventano sempre più forti – ha aggiunto ancora il capo dello stato.
Bogdan Matei, 03.10.2018, 12:48
A livello bilaterale, ha ricordato il presidente, la Germania è, da molti anni, il primo partner commerciale della Romania ed ha investito molto e in vari modi, nello sviluppo delleconomia romena. I rapporti tra Bucarest e Berlino hanno una caratteristica speciale, strategica, si basano sullamicizia e sulla fiducia e sono rafforzati dai legami socio-umani speciali, ha aggiunto ancora Iohannis. Egli ha definito un vero e proprio catalizzatore dei rapporti bilaterali da una parte, la minoranza tedesca in Romania e i tedeschi rimpatriati in Germania, e daltra parte la comunità di romeni che ha trovato in Germania una nuova casa. Egli stesso membro di questa comunità, il presidente ha sottolineato che, 100 anni fa, alla fine della Prima Guerra Mondiale, la minoranza tedesca della Transilvania è stata la prima che, tramite la Dichiarazione di Mediaş (centro), ha riconosciuto lUnificazione con il Regno di Romania di questa provincia con popolazione a maggioranza romena, che si era trovata fino allora sotto dominio austro-ungarico. Simili lezioni di storia, ha concluso il capo dello stato, ci fanno vedere che lunità rappresenta una condizione indispensabile per il progresso, sia a livello nazionale, che a livello europeo.
LAmbasciatore della Germania, Cord Meier-Klodt, ha promesso, dal canto suo, che Berlino continuerà a sostenere Bucarest. Egli ritiene che lunità nella diversità sia uno dei tratti più belli che caratterizzano la Romania moderna e che meriterebbe di essere celebrata nellanno del Centenario. La Romania moderna, ha detto il diplomatico tedesco, ha attraversato con successo un intero secolo di enormi sfide e di catastrofi come un Paese unito, plurietnico, plurilinguistico e plurireligioso. Infatti, come una piccola giovane Europa, con una componente tedesca significativa, ha detto Cord Meier-Klodt.
Quasi 750 mila nel periodo interbellico, gli etnici tedeschi di Romania si sono rimpatriati in grande numero dopo la Seconda Guerra Mondiale e linsediamento della dittatura comunista a Bucarest e oggi ne è rimasta solo qualche decina di migliaia. Invece, rilevano i dati resi pubblici dallUfficio di statistica tedesco, i romeni sono diventati la quinta più numerosa minoranza in Germania. Circa 860 mila abitanti della repubblica federale hanno radici romene, che si tratti di etnici tedeschi rimpatriati dalla Transilvania, dal Banato e dalla Bucovina, oppure romeni emigrati, negli ultimi decenni, in cerca di una vita migliore.