Inizia il nuovo anno accademico
È il 1° ottobre e inizia il nuovo anno accademico nella maggior parte delle università romene. Quasi mezzo milione di studenti sono attesi di iniziare i corsi di laurea, master e dottorato. In Romania esistono 54 istituzioni di insegnamento universitario, tra le quali 7 sono militari. Nella maggior parte delle università, l’anno accademico 2018 – 2019 ha 32 settimane di corsi, più sei di sessioni d’esame e quattro settimane di vacanza, oltre a quella estiva. Quasi un terzo degli studenti studia presso università di Bucarest. Solo all’Accademia di Studi Economici sono iscritti oltre 22 mila studenti, di cui 5 mila solo iscritti al primo anno di studio.
Mihai Pelin, 01.10.2018, 14:09
È il 1° ottobre e inizia il nuovo anno accademico nella maggior parte delle università romene. Quasi mezzo milione di studenti sono attesi di iniziare i corsi di laurea, master e dottorato. In Romania esistono 54 istituzioni di insegnamento universitario, tra le quali 7 sono militari. Nella maggior parte delle università, l’anno accademico 2018 – 2019 ha 32 settimane di corsi, più sei di sessioni d’esame e quattro settimane di vacanza, oltre a quella estiva. Quasi un terzo degli studenti studia presso università di Bucarest. Solo all’Accademia di Studi Economici sono iscritti oltre 22 mila studenti, di cui 5 mila solo iscritti al primo anno di studio.
A Târgu Mureş è stata inaugurata quest’anno una nuova università con facoltà di medicina, farmacia, scienze e tecnologia. Fondata lo scorso mese, tramite l’unificazione di due istituzioni di insegnamento universitario della città, la nuova università aspetta quasi 11.000 studenti. Călin Enăchescu, vicerettore dell’Università di Târgu Mureş: “Con il passare del tempo, gli effetti saranno sicuramente positivi grazie all’unificazione delle risorse umane, materiali, al miglioramento dell’atto didattico nell’ambito di un’università più grande, con maggiori possibilità finanziarie, tecniche, amministrative e da tutti i punti di vista.”
Tra i principali problemi con cui si confrontano gli studenti, si annoverano anche quest’anno lo scarso finanziamento dell’insegnamento universitario e la carenza di posti di alloggio. Cosicché, per molti genitori e studenti, l’anno accademico è iniziato molto prima, con la corsa per trovare locali in affitto. I più ricercati sono i monolocali, anche perché meno cari, visto che gli affitti aumentano da un anno all’altro. In tutti i centri universitari ci sono pochi posti di alloggio che arrivano solo ad una parte degli studenti. Petrişor Laurenţiu Ţucă, presidente dell’Alleanza Nazionale delle Organizzazioni Studentesche di Romania, ha precisato: “Ci sono poco più di 107.000 posti di alloggio, cioè solo per circa il 23% degli studenti, una realtà allarmante dal nostro punto di vista.”
Anche a Cluj Napoca, uno dei maggiori centri universitari romeni, 100 mila studenti iscritti ai corsi di laurea, di master e dottorato hanno cominciato i corsi. Oltre 5 mila di loro sono stranieri, la maggior parte venuti a frequentare la Facoltà di Medicina dell’Università “Iuliu Haţieganu”. Qui studia la maggiore comunità di giovani francofoni della Romania, che conta più di mille membri provenienti dalla Francia e da altri Paesi francofoni, come Tunisia o Algeria. In Romania, il numero degli studenti è diminuito significativamente negli ultimi anni, in seguito al calo della natalità e del numero di posti nelle facoltà private. L’apice per quanto riguarda il numero degli studenti è stato registrato nel 2007, quando al corso di laurea erano iscritti più di 900 mila studenti.