Misure per arginare gli effetti della peste suina africana
Più di 140.000 maiali sono stati sacrificati nelle ultime settimane in Romania, colpita dalla peste suina africana, una malattia che è assai difficile tenere sotto controllo, perché non esistono cure. Inoltre, il virus non determina lo sviluppo di anticorpi, perciò è impossibile creare un vaccino. Attualmente, in Romania ci sono circa 4,5 milioni di maiali, ha precisato il ministro dell’Agricoltura, Petre Daea, e un quarto dei distretti romeni sono colpiti dalla malattia.
Corina Cristea, 04.09.2018, 15:01
Non interamente — ci sono diverse situazioni, esistono zone in cui il virus è stato individuato solo in qualche masseria, ma anche zone in cui ha colpito grandi allevamenti, con decine di migliaia oppure addirittura oltre centomila maiali. In tutti i casi i maiali sono stati abbattuti.
Il caso più drammatico resta quello del distretto di Brăila, nel sud-est del Paese, dove si trova il maggiore allevamento in Romania e secondo come grandezza in Europa, dove la presenza del virus ha determinato l’avvio del processo di eutanasia e seppellimento dei maiali sacrificati. Parliamo di 140 mila maiali dell’allevamento menzionato e si stima che il processo durerà per circa un mese.
La popolazione deve sapere che non c’è alternativa a parte l’eutanasia, per quanto fosse doloroso farlo, ha spiegato il ministro, ricordando che saranno prese misure anche nel prossimo periodo, nel tentativo di fermare la diffusione del virus. Nelle fiere è stata proibita la vendita di carne di maiale e sono stati introdotti filtri stradali e di disinfezione ai confini tra i distretti in cui esistono focolai della malattia.
Il ministro ha aggiunto inoltre di aver chiesto sostegno a Bruxelles per contrastare la peste suina africana e 12 stati hanno offerto il loro aiuto alla Romania — Paese che, dice Petre Daea, si è difeso da questo virus tramite misure preventive per 5 anni.
L’opposizione di destra di Bucarest e il presidente Klaus Iohannis accusano però il governo PSD-ALDE di gestione difettosa della situazione e affermano che molti farmer rischiano ora il fallimento. L’ex premier Dacian Cioloş parla di una crisi estremamente grave che potrebbe persino portare alla distruzione dell’intero settore zootecnico dei maiali in Romania e al licenziamento di migliaia di dipendenti di questo settore.
Dacian Cioloş dice che, da ministro dell’Agricoltura, in Romania, e a livello europeo, quando è stato commissario per l’Agricoltura, si è confrontato con situazioni del genere e si è dimostrato che se si agisce per tempo, le cose si possono tenere sotto controllo. Non in ultimo, lui ha attirato l’attenzione che esiste il rischio di cessare le esportazioni di carne di maiale dalla Romania e che le conseguenze sarebbero significative, riflettute anche nella crescita dell’inflazione.