Riunione annua della diplomazia romena
A Bucarest si svolge, in questi giorni, la riunione della diplomazia romena — incontro che ha valenze speciali quest’anno. Da una parte, perché si svolge nell’anno del Centenario della Grande Unità e, d’altra parte, perché tra i principali temi di dibattito c’è il primo mandato della Romania a capo del Consiglio UE, nella prima metà del 2019. La riunione annua della diplomazia rappresenta una piattaforma estesa di dibattito su argomenti di grande interesse per la Romania, come i rapporti bilaterali e quelli strategici, che si annoverano tre le priorità nazionali, accanto alla cooperazione regionale, al vicinato orientale e alla diplomazia economica.
Corina Cristea, 28.08.2018, 14:00
A Bucarest si svolge, in questi giorni, la riunione della diplomazia romena — incontro che ha valenze speciali quest’anno. Da una parte, perché si svolge nell’anno del Centenario della Grande Unità e, d’altra parte, perché tra i principali temi di dibattito c’è il primo mandato della Romania a capo del Consiglio UE, nella prima metà del 2019. La riunione annua della diplomazia rappresenta una piattaforma estesa di dibattito su argomenti di grande interesse per la Romania, come i rapporti bilaterali e quelli strategici, che si annoverano tre le priorità nazionali, accanto alla cooperazione regionale, al vicinato orientale e alla diplomazia economica.
Presente all’incontro con i capi delle missioni diplomatiche e consolari della Romania all’estero, il ministro degli Esteri romeno, Teodor Meleşcanu, ha dichiarato che la diplomazia romena deve rimanere un fattore di coesione della società. Egli ha ricordato che la modernizzazione del Paese è stata possibile grazie al consenso dell’intera classe politica sugli obiettivi di integrazione nella NATO e nell’UE ed ha affermato che la Romania vanta attualmente un livello di sicurezza e di prosperità senza precedenti.
Il capo della diplomazia di Bucarest ha precisato, d’altra parte, che a novembre il Parlamento adotterà i principali obiettivi politici della presidenza romena del Consiglio UE, nel contesto in cui, per quanto riguarda le questioni relative all’Unione, c’è solidarietà nella classe politica romena. Le assicurazioni giungono dopo che, di recente, alcune voci mettevano in dubbio il mandato della Romania a causa delle tensioni politiche interne. In una conferenza congiunta con il suo collega tedesco, Heiko Maas, ospite speciale della riunione a Bucarest, Teodor Meleşcanu ha aggiunto inoltre che la Romania svolgerà il suo mandato a capo del Consiglio UE sotto gli auspici dell’idea di un’Europa più unita, più integrata, più coesiva.
Dal canto suo, l’esponente tedesco si è detto convinto che la presidenza romena del Consiglio UE sarà efficace ed ha precisato che Bucarest potrà contrare sul sostegno di Berlino durante il suo mandato, ricordando, allo stesso tempo, quali saranno le sfide: la Brexit, il quadro finanziario pluriannuale e gli argomenti legati alla migrazione. Heiko Maas ha accennato anche alla riforma della giustizia in Romania ed ha sottolineato che può essere trovato un giusto equilibrio nella separazione dei poteri. L’esponente tedesco ha inoltre affermato che bisogna individuare un compromesso in grado di unire e di coagulare la società.