Lavoro, la presenza straniera in Romania
Negli ultimi anni, le compagnie romene attive nei settori alberghiero, alimentare, industria leggera, agricoltura, edilizia e terziario hanno assunto lavoratori stranieri da Paesi extracomunitari. E’ quanto emerge da un recente studio condotto da Smartree, compagnia che fornisce ricerche di mercato su salari e gestione del personale. I dipendenti stranieri provengono, nella stragrande maggioranza, dalle Filippine, Nepal, Vietnam, India, Indonesia, Thailandia, Paesi il cui tenore di vita è inferiore rispetto a quello romeno. Lo studio rileva che, in Romania, le prime iniziative di reclutare lavoratori dall’estero sono apparse 2-3 anni fa.
Mihai Pelin, 01.08.2018, 11:16
Negli ultimi anni, le compagnie romene attive nei settori alberghiero, alimentare, industria leggera, agricoltura, edilizia e terziario hanno assunto lavoratori stranieri da Paesi extracomunitari. E’ quanto emerge da un recente studio condotto da Smartree, compagnia che fornisce ricerche di mercato su salari e gestione del personale. I dipendenti stranieri provengono, nella stragrande maggioranza, dalle Filippine, Nepal, Vietnam, India, Indonesia, Thailandia, Paesi il cui tenore di vita è inferiore rispetto a quello romeno. Lo studio rileva che, in Romania, le prime iniziative di reclutare lavoratori dall’estero sono apparse 2-3 anni fa.
I motivi che hanno spinto i datori di lavoro romeni ad applicare questa strategia sono diversi e includono la migrazione di certe categorie sociali verso Paesi occidentali più sviluppati, il calo della natalità, le esigenze che stanno cambiando per vari posti di lavoro, mutamenti imposti dalle nuove tecnologie e l’incapacità del sistema educativo di adattarsi alle attuali necessità delle compagnie. I costi alti associati alla procedura di assunzione internazionale, parallelamente alla durata relativamente lunga dei progetti costituiscono, però, i maggiori svantaggi, accanto alle differenze culturali e di lingua parlata. L’elenco degli svantaggi include anche l’integrazione dei dipendenti stranieri in una cultura nuova, il processo di reclutamento internazionale, ma anche la volatilità della forza lavoro importata.
Ci sono, però, anche dei vantaggi per i Paesi in cui vive e lavora una numerosa comunità straniera, che si trasformano gradualmente in centri multiculturali, cosmopoliti, con nuove abilità, in grado di contribuire al progresso della società attraverso innovazione e creatività, rileva inoltre lo studio. Per assumere lavoratori stranieri, i datori di lavoro romeni devono percorrere più tappe: il nulla osta all’assunzione, un visto per lungo soggiorno in Romania, il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi di lavoro o distacco. Il nulla osta viene rilasciato dall’Ispettorato Generale Immigrazione attraverso le strutture territoriali. Anche la compagnia richiedente deve riunire certi requisiti, tra cui quello di non essere indebitata con lo Stato nell’ultimo trimestre che precede la sollecitazione o non aver esaurito la quota annuale di categoria per lavoratori neo ammessi sul mercato del lavoro.
Per un dipendente straniero, il pacchetto di benefici può includere il biglietto d’aereo per arrivare in Romania, alloggio comune, e in certi casi anche il trasferimento quotidiano al posto di lavoro e, occasionalmente, il biglietto d’aereo per il Paese di origine. Inoltre, i lavoratori stranieri possono beneficiare anche dei pasti compresi e un cuoco specializzato nella cucina della regione di provenienza. Per facilitare la sistemazione, i datori di lavoro possono integrare nel gruppo anche una persona che parla una lingua veicolare.