Reazioni alla modifica dei Codici penali
Le voci del Potere dicono che le modifiche ai Codici penali siano conformi alle decisioni della Corte Costituzionale della Romania e alle decizioni della CEDU e siano volte a fermare gli abusi della giustizia e a prevenire la trasgressione dei diritti dell’uomo. I critici temono, invece, che la sinistra crei delle leggi a favore dei delinquenti e intenda sottomettere i magistrati e porre fine alla lotta alla corruzione.
Bogdan Matei, 29.06.2018, 14:42
Le ambasciate di 12 stati occidentali, democrazie stabili, hanno esortato, giovedì, tutte le parti coinvolte nella modifica del Codice penale e di quello di procedura penale a evitare cambiamenti che potrebbero indebolire lo stato di diritto o la capacità della Romania di contrastare la corruzione e, in generale, i fenomeni delinquenziali. Tale posizione è espressa in una dichiarazione congiunta delle ambasciate degli Stati Uniti, Canada, Svizzera e Norvegia e di otto Paesi membri UE: Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Olanda e Svezia. Le ambasciate si dichiarano preoccupate perché alcune modifiche possono impedire in futuro la cooperazione internazionale nell’applicazione della legge e danneggiare la lotta ai reati di violenza, alla criminalità organizzata transfrontaliera, ai delitti finanziari, al narcotraffico e al traffico di esseri umani.
Il presidente Klaus Iohannis, un costante critico della coalizione governativa, è del parere che le preoccupazioni delle ambasciate siano giustificate e ribadisce che le leggi devono migliorare l’indipendenza e l’efficacia del sistema giuridico. Klaus Iohannis: Hanno perfettamente ragione. E’ ciò che io sto dicendo ormai da molto tempo. Le leggi sulla giustizia si possono modificare, ma le modifiche devono migliorare l’indipendenza e l’efficacia del sistema giudiziario. Questi moniti, ovviamente, coincidono con ciò che io ho già detto tante volte e con ciò che molti romeni affermano da parecchio tempo. Spero che anche il PSD senta tutto questo.”
E’ un punto di vista condiviso anche dal leader PNL, il più importante partito all’opposizione, Ludovic Orban. Invece il presidente della commissione speciale per le leggi sulla Giustizia, l’ex ministro socialdemocratico Florin Iordache, dà assicurazioni che le modifiche del Codice Penale e di quello di Procedura Penale rispettano le procedure legali: Quelli che hanno espresso queste preoccupazioni non hanno alcun motivo di preoccuparsi. Tramite questo Codice di Procedura Penale non abbiamo fatto altro che applicare nella nostra legislazione le direttive europee e le decisioni della Corte.”
Il Ministero degli Esteri annuncia di aver preso nota della posizione espressa dai 12 stati partner e precisa che la modifica della legislazione penale è un attributo del Parlamento, concesso tramite la Costituzione, e che il rafforzamento dello stato di diritto e la lotta alla corruzione si annoverano tra le priorità che il Governo si è assunto.