Centro di recupero per i militari romeni
La Romania si affiancherà ai Paesi che dispongono di un centro sanitario destinato al recupero dei militari che tornano da missioni nei teatri operativi internazionali. La maggior parte dei Paesi membri NATO dispongono già di simili centri in cui i militari feriti in missione, oppure che hanno subito traumi psichici godono di cure speciali di recupero. Anche i militari che sono tornati sani dalle missioni internazionali potranno beneficiare dei servizi del centro, l’assistenza psicologica essendo molto importante nel loro caso.
Daniela Budu, 22.06.2018, 13:40
La Romania si affiancherà ai Paesi che dispongono di un centro sanitario destinato al recupero dei militari che tornano da missioni nei teatri operativi internazionali. La maggior parte dei Paesi membri NATO dispongono già di simili centri in cui i militari feriti in missione, oppure che hanno subito traumi psichici godono di cure speciali di recupero. Anche i militari che sono tornati sani dalle missioni internazionali potranno beneficiare dei servizi del centro, l’assistenza psicologica essendo molto importante nel loro caso.
L’iniziativa della fondazione del centro, che sarà unico nella zona sud-orientale dell’Europa appartiene all’Associazione dei Militari Veterani e dei Veterani Disabili di Romania. L’Associazione ha ottenuto il diritto di uso gratuito per un periodo di 49 anni della sede in cui ha funzionato l’ex liceo militare del Monastero Dealu, vicino Târgovişte (sud della Romania), istituzione presso la quale ha studiato da giovane pure l’ex re di Romania, Michele I.
Dopo aver ricevuto il terreno e i relativi immobili, l’associazione ha a disposizione cinque anni per realizzare l’investimento. Il ministro della Difesa, Mihai Fifor, ha discusso con responsabili della regione della costruzione del centro ed ha annunciato inoltre la ristrutturazione di un altro centro. Mihai Fifor: “Ci rivolgiamo ai militari tornati dai teatri operativi, è ovvio che c’è sempre più bisogno di simili centri di recupero. Attualmente abbiamo in Afghanistan quasi 700 militari. Venire in un centro di recupero non significa necessariamente che uno sia tornato, diciamo, ferito dal teatro operativo. Sempre l’anno prossimo inizierà anche la riabilitazione del centro di Herculane, come promesso, perché il nostro scopo è di avere sempre più facilità del genere sul territorio della Romania”.
Per quanto riguarda l’inizio dei lavori al centro nei pressi di Târgovişte, il senatore Adrian Ţuţuianu ha dichiarato che gli investimenti in un centro del genere potrebbero iniziare nel 2019 se quest’anno vengono risolti tutti gli aspetti legati al passaggio di proprietà e se vengono rilasciati gli ordini necessari presso il Ministero della Difesa. In precedenza, Marius Apostol, veterano del fronte in Afghanistan e presidente dell’Associazione dei Militari Veterani e dei Veterani Disabili di Romania, aveva dichiarato di auspicare un’inaugurazione del centro molto prima, accennando alla data dell’11 novembre, quando si celebra La Giornata dei Veterani dei Teatri Operativi.
Mihai Fifor ha inoltre annunciato che, sempre nella regione, proprio nella città di Târgovişte, sarà costruito anche un centro-modello per la manutenzione degli equipaggiamenti militari, che diventerà centro-pilota a livello nazionale e beneficerà di investimenti importanti. Ricordiamo che la Romania partecipa alla missione NATO in Afghanistan con 695 militari. Altri circa 300 sono dispiegati in operazioni sotto comando UE, ONU e OSCE in altre regioni. Durante le missioni all’estero svoltesi finora, 29 militari romeni hanno perso la vita e quasi 200 sono rimasti feriti.