Tensioni politiche e preparativi europei
Paese membro dell’Unione Europea dal 2007, la Romania si sta preparando per assumere, all’inizio dell’anno prossimo, il suo primo mandato di presidenza del Consiglio UE. Un mandato che Bucarest auspica uno di successo e, per questo, la premier Viorica Dăncilă ha esortato all’unità. Il capo dell’esecutivo romeno ha presentato, mercoledì, nella plenaria riunita del Parlamento, lo stato dei preparativi e i principali temi che la Romania si propone. Si tratta di alcuni obiettivi importanti — garantire uno sviluppo durevole ed equo a tutti gli stati membri tramite un alto livello di coesione, innovazione e digitalizzazione; mantenere un’Europa sicura, rafforzare il ruolo globale dell’Unione e dei valori comuni.
Corina Cristea, 21.06.2018, 15:35
Paese membro dell’Unione Europea dal 2007, la Romania si sta preparando per assumere, all’inizio dell’anno prossimo, il suo primo mandato di presidenza del Consiglio UE. Un mandato che Bucarest auspica uno di successo e, per questo, la premier Viorica Dăncilă ha esortato all’unità. Il capo dell’esecutivo romeno ha presentato, mercoledì, nella plenaria riunita del Parlamento, lo stato dei preparativi e i principali temi che la Romania si propone. Si tratta di alcuni obiettivi importanti — garantire uno sviluppo durevole ed equo a tutti gli stati membri tramite un alto livello di coesione, innovazione e digitalizzazione; mantenere un’Europa sicura, rafforzare il ruolo globale dell’Unione e dei valori comuni.
Al centro dei progetti staranno i cittadini degli stati membri — ha aggiunto ancora Viorica Dăncilă, che ha parlato anche del contesto in cui si svolgerà il mandato della Romania: “Questo mandato deve tener conto degli attuali processi di ampia portata che modelleranno l’Unione Europea, come la riflessione sul futuro dell’UE, l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, la transizione verso un nuovo ciclo legislativo in seguito alle elezioni europee e implicitamente la fine del mandato della Commissione Europea e del Parlamento Europeo.”
La premier ha accennato anche alla necessità di garantire la sicurezza dei confini esterni dell’Unione Europea: “L’implementazione del meccanismo di valutazione Schengen, dei sistemi informatici sviluppati nell’UE e la loro interoperatività saranno argomenti estremamente importanti sulla nostra agenda. Cercheremo di esplorare nuove modalità di approccio a questo tema, perciò l’argomento della gestione in un modo coerente e unitario dei flussi migratori resta uno importante.”
Se il desiderio di esercitare con successo il mandato è unanime nella società romena, nel Paese le scontentezze permangono. L’opposizione ha inoltrato una mozione di sfiducia contro l’esecutivo di sinistra, della coalizione PSD – ALDE. I promotori – parlamentari del PNL, USR e PMP — sostengono che l’attuale governo, tramite le misure prese, ha fatto crollare l’economia ed ha distrutto la giustizia. Migliaia di persone sono scese in piazza a Bucarest, in altre grandi città del Paese, ma anche a Parigi, per protestare contro le modifiche apportate ai Codici Penali, che sono considerate rischiose perché potrebbero frenare la lotta alla corruzione. Le modifiche apportate ai Codici Penali hanno destato reazioni anche a Bruxelles, che ha trasmesso che le analizzerà con attenzione.