Si è concluso il Festival Internazionale di Teatro di Sibiu
È calato il sipario anche sulla 25esima edizione del Festival Internazionale di Teatro di Sibiu. Per dieci giorni, circa 3.300 artisti di 73 Paesi hanno offerto agli spettatori più di 500 spettacoli. Sul cartellone, le più rappresentative produzioni dei grandi teatri romeni, produzioni internazionali importanti, spettacoli all’aperto programmati ogni giorno nelle piazze, sulle strade della città vecchia, nelle fortezze e nelle chiese fortificate medioevali sassoni nei pressi di Sibiu. Dall’Italia al Giappone, dalla Spagna alla Russia, e dalla Gran Bretagna all’India, le compagnie invitate sono arrivate praticamente da tutte le parti del mondo. In margine al Festival, sono state inaugurate mostre, alcune per la prima volta in Europa, e sono stati organizzati workshop culturali e una fiera del libro.
Bogdan Matei, 18.06.2018, 14:07
È calato il sipario anche sulla 25esima edizione del Festival Internazionale di Teatro di Sibiu. Per dieci giorni, circa 3.300 artisti di 73 Paesi hanno offerto agli spettatori più di 500 spettacoli. Sul cartellone, le più rappresentative produzioni dei grandi teatri romeni, produzioni internazionali importanti, spettacoli all’aperto programmati ogni giorno nelle piazze, sulle strade della città vecchia, nelle fortezze e nelle chiese fortificate medioevali sassoni nei pressi di Sibiu. Dall’Italia al Giappone, dalla Spagna alla Russia, e dalla Gran Bretagna all’India, le compagnie invitate sono arrivate praticamente da tutte le parti del mondo. In margine al Festival, sono state inaugurate mostre, alcune per la prima volta in Europa, e sono stati organizzati workshop culturali e una fiera del libro.
Il fondatore e presidente del FITS, l’attore Constantin Chiriac, non ha nascosto la sua contentezza per il successo di questo evento culturale di ampia portata che coordina da 25 anni. Constantin Chiriac: “La fine del Festival Internazionale di Teatro, della 25esima edizione. Sotto il segno della passione, per 25 anni abbiamo cercato di trasformare un festival quasi sconosciuto in uno dei più importanti festival del mondo. Avete visto quante compagnie, quante personalità sono venute a Sibiu e, come avevo promesso, tutte hanno incantato il pubblico. Vi ringraziamo di esserci stati vicini in questa grande gioia. Vi aspettiamo nuovamente l’anno prossimo!”
Il Festival Internazionale di Teatro è stato, nota la critica di specialità, il motore dell’ottenimento da parte della città di Sibiu dello statuto di Capitale Europea della Cultura nel 2007, anno in cui la Romania è stata accettata a far parte dell’Unione. Grazie al mercato creato dal FITS tramite la Borsa Spettacoli, il Teatro Nazionale “Radu Stanca” di Sibiu ha partecipato ad alcuni tra i più importanti festival del mondo, a: Edimburgo, Avignone, Napoli, Bruxelles, Seul, Tokyo, Porto oppure Francoforte. Il FITS è un obiettivo strategico del ministero della Cultura romeno, il quale, accanto all’amministrazione locale, è il principale finanziatore dell’evento, ed è sostenuto dalla Commissione Europea, dai centri culturali e dalle ambasciate straniere in Romania, dalle reti internazionali e da sponsor privati, che hanno integrato il budget di 13 milioni di euro stanziato alla manifestazione quest’anno.
Per la prima volta, il Festival ha avuto due presidenti onorari, il presidente romeno, Klaus Iohannis, già sindaco di Sibiu, e l’erede della corona britannica, il Principe Carlo del Galles, che è appassionato alla Transilvania. “La Gran Bretagna è orgogliosa di tutto ciò che avete ottenuto e del suo modesto contributo al vostro viaggio impressionante” — ha trasmesso, in chiusura al Festival, il Principe del Galles, nel suo messaggio, letto dall’ambasciatore britannico a Bucarest, Paul Brummell.