Effetti delle piogge e dei temporali
L’Antartica si avvicina velocemente ad un disastro. È il parere di un’equipe internazionale di scienziati che hanno realizzato uno studio, tra molti altri estremamente preoccupanti. Il documento tira nuovamente un segnale d’allarme serio sul futuro della Terra. Stando agli specialisti, il continente bianco sito al Polo Sud ha perso circa 3 trilioni di tonnellate di ghiaccio dal 1992 finora, sufficiente per far aumentare il livello degli oceani di quasi 8 millimetri, e questa tendenza si è accelerata moltissimo negli ultimi cinque anni. Questo fenomeno, se non viene fermato per tempo, può minacciare centinaia di milioni di persone che vivono nelle zone costiere basse. È non è questo l’unico effetto del riscaldamento globale — argomento futile, purtroppo, per alcuni fattori decisionali, anche per quelli al vertice. Rispetto alla Romania, l’Antartica è, geograficamente, in capo al mondo, e le informazioni allarmanti arrivate da lì si attenuano proporzionalmente con la distanza che le separa.
Roxana Vasile, 15.06.2018, 15:09
Quando però, proprio a casa loro, da qualche anno ormai, i romeni si confrontano con fenomeni meteo estremi, atipici per il clima temperato continentale del Paese, loro cominciano a diventare consapevoli della situazione e a fare domande sui pericoli che si avvicinano. La primavera e l’autunno sono diventate stagioni quasi inesistenti, l’estate fa un caldo anormale, la neve è qausi scomparsa, d’inverno, in alcune zone del Paese e sono apparsi anche i turbini. Proprio in questi giorni, la Romania si confronta, sullo sfondo delle temperature più alte del normale per questo periodo dell’anno, con fenomeni meteo intensi caratterizzati da rovesci di pioggia, fulmini, vento forte e grandine. I temporali hanno creato problemi in più province del Paese. In alcune città, le cantine, le strade e i parcheggi sono stati allagati. Decine di alberi sono crollati sopra le macchine e sulla carrozzabile, sugli edifici e sulle linee elettriche, alcuni tetti sono stati abbattuti dal vento e i fulmini hanno provocato incendi.
In campagna, numerose masserie sono state inondate e moltissime sono rimaste senza corrente elettrica. La grandine ha distrutto decine di ettari di mais, grano e girasole. I pezzi di ghiaccio grandi con un uovo di gallina hanno fatto danni in più località dell’ovest, dove hanno distrutto tetti e danneggiato macchine. Il traffico stradale e ferroviario si è svolto con difficoltà in alcune zone. Bacini idrografici di quasi tre quarti del Paese sono stati messi sotto codici rosso, arancione o giallo di alluvioni. Il Ministero dell’Interno ha annunciato di aver mobilitato 3.300 vigili del fuoco che interverranno nelle zone danneggiate. In altre parole, l’attuale situazione meteo non è tra le più piacevoli. Almeno fino a sabato sera, ci sarà ancora instabilità atmosferica in tutta la Romania.