Il Senato adotta modifiche al Codice di Procedura Penale
Il Senato della Romania ha adottato mercoledì, con 74 voti a favore e 28 contro, in qualità di prima Camera legislativa avvisata, la proposta di modifica del Codice di procedura penale. Il progetto, avviato dai parlamentari PSD e ALDE, al potere, non è stato votato dai rappresentanti del PNL e dell’USR, all’opposizione. I senatori hanno approvato tutte le modifiche proposte nel rapporto della Commissione speciale per le Leggi sulla Giustizia, presieduta dal socialdemocratico Florin Iordache. Tramite questo disegno di legge, il Codice di procedura penale viene fatto concordare con 18 decisioni della Corte Costituzionale e introduce nella legislazione nazionale due direttive dell’UE relative alla presunzione d’innocenza e alla confisca allargata. Tra le modifiche si annovera anche quella relativa alla distruzione delle prove di una registrazione ottenuta illegalmente.
Daniela Budu, 14.06.2018, 15:17
Uno dei più controversi emendamenti prevede che la riesamina del fascicolo può essere sollecitata, se il giudice non ha firmato o redatto la decisione. L’opposizione ha criticato le modifiche apportate al Codice ed ha spiegato che viene cambiato il paradigma della legislazione penale, cioè, se finora la vittima era al centro dell’attenzione, d’ora in poi — dice sempre l’opposizione — il delinquente starà al centro della politica penale.
La senatrice liberale Alina Gorghiu considera che le modifiche determineranno uno sconvolgimento dell’attività nel settore. Alina Gorghiu: “La maggior parte di queste modifiche rappresentano soluzioni volte a rendere più difficile l’attività dei tribunali e delle procure e che ovviamente, entro un periodo relativamente breve, nell’eventualità della loro adozione, porteranno ad un vero e proprio caos nell’attività delle istituzioni giudiziarie e, irreversibilmente, all’indebolimento della giustizia in Romania”.
In replica, i socialdemocratici hanno smentito le accuse dell’opposizione ricordando che i colloqui lunghi e trasparenti nella Commissione parlamentare speciale hanno generato modifiche che mettono in accordo la legislazione con le decisioni della Corte Costituzionale e con le direttive dell’Unione Europea. Il presidente della Commissione giuridica del Senato, il socialdemocratico Robert Cazanciuc: “Non credo che abbiamo scelta, almeno noi, del PSD. Se il PNL vuole avere la scelta di non rispettare le decisioni della Corte Costituzionale, ho visto che c’è una preoccupazione ultimamente per trovare soluzioni in modo che non siano rispettate le decisioni della Corte Costituzionale. Noi cerchiamo soluzioni per rispettare le decisioni della Corte Costituzionale. Non possiamo restare passivi, senza fare nulla, perché saremmo in contraddizione con la ragione per la quale è stata creata questa commissione. Noi abbiamo scelto che i diritti fondamentali non possono essere un capriccio”.
Dopo l’adozione da parte del Senato delle modifiche apportate al Codice di Procedura Penale, il disegno di legge andrà per dibattito alla Camera dei Deputati, che ha poteri decisionali in questo caso.