La pallamano femminile romena nell’élite europea
Anche se non gode della stessa copertura media del calcio, che rimane lo sport più popolare, la pallamano è considerata uno sport con una lunga tradizione in Romania. Una tradizione confermata non solo dalla nazionale femminile, onnipresente a tutte le grandi competizioni internazionali, ma anche dalle altre squadre che hanno registrato notevoli successi nelle coppe europee negli ultimi anni. La SCM Craiova (sud) ha vinto, venerdì, la Coppa EHF di pallamano femminile, dopo aver sconfitto, in casa, per 30 — 25, la squadra norvegese Vipers Kristiansand, nella seconda manche della finale. Nella partita di andata, le norvegesi si erano imposte per 26 – 22.
Florentin Căpitănescu, 14.05.2018, 13:32
Anche se non gode della stessa copertura media del calcio, che rimane lo sport più popolare, la pallamano è considerata uno sport con una lunga tradizione in Romania. Una tradizione confermata non solo dalla nazionale femminile, onnipresente a tutte le grandi competizioni internazionali, ma anche dalle altre squadre che hanno registrato notevoli successi nelle coppe europee negli ultimi anni. La SCM Craiova (sud) ha vinto, venerdì, la Coppa EHF di pallamano femminile, dopo aver sconfitto, in casa, per 30 — 25, la squadra norvegese Vipers Kristiansand, nella seconda manche della finale. Nella partita di andata, le norvegesi si erano imposte per 26 – 22.
Come percorso, la SCM ha terminato al secondo posto nel gruppo di cui hanno fatto parte anche Brest (Francia), Kuban Krasnodar (Russia) e Randers (Danimarca), poi nei quarti hanno sconfitto la squadra russa Lada Togliatti, considerata favorita della competizione e, nelle semifinali, la turca Kastamonu. Il successo della squadra di Craiova è ancora più meritevole visto che le atlete che vi hanno contribuito sono, nella maggior parte, della zona. Questo è stato il primo trofeo europeo ottenuto dalla SCM Craiova e la prima Coppa EHF per la pallamano femminile romena, però la competizione è stata vinta quando aveva la vecchia denominazione, la Coppa IHF, da Chimistul Râmnicu Vâlcea (1984, 1989) e da Rapid Bucarest (1993).
Sempre all’attuale edizione della Coppa EHF, ha fatto bella figura anche un’altra squadra romena, la HC Zalău. Le due squadre romene si potevano incontrare nelle semifinali, se la HC Zalău avesse sconfitto le turche di Kastamonu. Che la Romania è una forza nella pallamano femminile lo dimostra anche la presenza della CSM Bucarest, per il terzo anno consecutivo, nella cosiddetta Final Four della Champions League, competizione organizzata a Budapest. Le attese erano grandi, ma la CSM ha dovuto accontentarsi delle medaglie di bronzo. Nelle semifinali, la CSM ha perso per 20 — 26 la partita contro l’ungherese Gyor, mentre nella partita per i posti 3-4, si è imposta di fronte alla squadra russa Rostov, per 31 – 30. L’edizione di quest’anno è stata vinta da Gyor, la quale è riuscita a mantenersi il titolo di fronte alla Vardar Skopje (Macedonia), dopo una partita che si è conclusa per 27 — 26. Per la CSM, che ha vinto il trofeo nel 2016, è stata una grande delusione. Tuttavia, in compenso, il titolo di capocannoniere è stato aggiudicato dalla romena Cristina Neagu, con 110 goal. È la seconda volta che la Neagu, tre volte eletta come la migliore giocatrice del mondo, riesce a vincere questo titolo.