La Romania ha celebrato la Giornata della Regalità
Prima dell’insediamento del comunismo, il 10 maggio era la Festa Nazionale della Romania. I comunisti hanno proibito questa festa, perché strettamente legata alla storia della monarchia romena. Il 10 maggio 1866, il principe Carlo di Hohenzollern-Sigmaringen diventava principe dei Principati Romeni Uniti. Dava al Paese una nuova costituzione, in cui per la prima volta veniva utilizzata la denominazione ufficiale di Romania, riformava, modernizzava e rafforzava il giovane stato romeno. 11 anni dopo, il 10 maggio 1877, la Romania proclamava la sua indipendenza dall’Impero Ottomano. Dopo altri quattro anni, il 10 maggio 1881, diventava ufficialmente regno e Carlo I veniva incoronato Re di Romania. D’altronde, aveva scelto questo giorno per la cerimonia di incoronazione appunto per celebrare i quattro anni passati dalla proclamazione dell’indipendenza e i 15 anni da quando era salito al trono romeno. Il 10 maggio è stata la Festa Nazionale della Romania fino al 1947, cioè fino all’arrivo dei comunisti, i quali hanno costretto ad abdicare Re Michele, il quarto e ultimo re di Romania.
Roxana Vasile, 11.05.2018, 12:57
Prima dell’insediamento del comunismo, il 10 maggio era la Festa Nazionale della Romania. I comunisti hanno proibito questa festa, perché strettamente legata alla storia della monarchia romena. Il 10 maggio 1866, il principe Carlo di Hohenzollern-Sigmaringen diventava principe dei Principati Romeni Uniti. Dava al Paese una nuova costituzione, in cui per la prima volta veniva utilizzata la denominazione ufficiale di Romania, riformava, modernizzava e rafforzava il giovane stato romeno. 11 anni dopo, il 10 maggio 1877, la Romania proclamava la sua indipendenza dall’Impero Ottomano. Dopo altri quattro anni, il 10 maggio 1881, diventava ufficialmente regno e Carlo I veniva incoronato Re di Romania. D’altronde, aveva scelto questo giorno per la cerimonia di incoronazione appunto per celebrare i quattro anni passati dalla proclamazione dell’indipendenza e i 15 anni da quando era salito al trono romeno. Il 10 maggio è stata la Festa Nazionale della Romania fino al 1947, cioè fino all’arrivo dei comunisti, i quali hanno costretto ad abdicare Re Michele, il quarto e ultimo re di Romania.
Riconosciuto, attualmente, come festa nazionale grazie al suo triplice significato, il 10 maggio è celebrato con allegria e fasto anche dalla famiglia reale. Anche quest’anno, sono stati programmati numerosi eventi a Bucarest per quest’occasione: una cerimonia militare, una maratona, l’inaugurazione di una mostra e un Concerto Reale, nell’interpretazione dell’Orchestra Nazionale della Radio. L’apice è stato però il già tradizionale Garden Party al Palazzo Elisabetta, la residenza della famiglia reale nel cuore della capitale. Tre delle cinque figlie di Re Michele, tra cui la Custode della Corona, la Principessa Margherita, sono uscite, secondo la tradizione, nel balcone del Palazzo a salutare gli ospiti: qualche centinaio di persone arrivate da tutte le province della Romania, ma anche dalla confinante Moldova, Paese a maggioranza romenofona. Sono poi scese a parlare con la gente, nel cortile, dove è stato esposto un enorme ritratto del loro padre. Sono state fatte volare decine di colombe e 1000 palloncini sono stati lanciati verso il cielo. L’Orchestra Rappresentativa dell’Esercito Romeno ha contribuito a rendere l’atmosfera al Garden Party quanto più gradevole. Nonostante ciò, nessuno ha potuto passare in secondo piano i ricordi di Re Michele I, il quale si è spento il 5 dicembre scorso, in Svizzera, all’età di 96 anni. È stato sepolto il 16 dicembre, a Curtea de Argeş, nel sud della Romania, dove riposano per sempre anche sua moglie, la Regina Ana e gli altri tre re di Romania. “E’ il primo 10 maggio senza Re Michele, ma dobbiamo andare avanti. Per l’eredità che ci ha lasciato, per il nostro Paese. Stiamo molto bene e, come vi abbiamo detto una volta, non ci sentiamo soli ” — ha dichiarato Sua Maestà la Principessa Margherita.