Proteste nel settore sanitario
Piazza Victoriei, di fronte alla sede dell’Esecutivo romeno si è riempita, giovedì, di migliaia di membri del Sindacato Sanitas arrivati da tutto il Paese per protestare contro gli effetti della legislazione che regolamenta la retribuzione nel settore sanitario. I dipendenti sono venuti con bandiere e cartelloni, fischietti e vuvuzele per far sentire meglio il loro messaggio al governo: scontentezze espresse anche nelle proteste spontanee dell’ultimo periodo, alle quali non sono state trovate soluzioni nemmeno in seguito ai colloqui svolti dalle autorità con i rappresentanti dei sindacati e con i direttori degli ospedali. I rappresentanti della federazione sono indignati ed hanno lamentato l’inflessibilità dimostrata dai governanti nei numerosi round di negoziati, in cui hanno argomentato il malcontento e i timori giustificati dei loro membri per quanto riguarda la diminuzione dei redditi. Loro criticano inoltre l’insistenza delle autorità nel dimostrare, malgrado la realtà, che le nuove regolamentazioni salariali siano ottime, come pure il modo strumentalizzante, dicono loro, in cui cercano di trasferire ai sindacati la responsabilità per il caos creato nel sistema.
Mihai Pelin, 27.04.2018, 13:45
Piazza Victoriei, di fronte alla sede dell’Esecutivo romeno si è riempita, giovedì, di migliaia di membri del Sindacato Sanitas arrivati da tutto il Paese per protestare contro gli effetti della legislazione che regolamenta la retribuzione nel settore sanitario. I dipendenti sono venuti con bandiere e cartelloni, fischietti e vuvuzele per far sentire meglio il loro messaggio al governo: scontentezze espresse anche nelle proteste spontanee dell’ultimo periodo, alle quali non sono state trovate soluzioni nemmeno in seguito ai colloqui svolti dalle autorità con i rappresentanti dei sindacati e con i direttori degli ospedali. I rappresentanti della federazione sono indignati ed hanno lamentato l’inflessibilità dimostrata dai governanti nei numerosi round di negoziati, in cui hanno argomentato il malcontento e i timori giustificati dei loro membri per quanto riguarda la diminuzione dei redditi. Loro criticano inoltre l’insistenza delle autorità nel dimostrare, malgrado la realtà, che le nuove regolamentazioni salariali siano ottime, come pure il modo strumentalizzante, dicono loro, in cui cercano di trasferire ai sindacati la responsabilità per il caos creato nel sistema.
I sindacalisti attirano l’attenzione sul fatto che il Governo trasgredisce la legge e le regole elementari del dialogo sociale. Loro si lamentano del calo degli stipendi netti dopo l’applicazione delle nuove regolamentazioni e chiedono che sia eliminato il tetto massimo imposto per gli scatti che non possono più superare il 30% dello stipendio. Il presidente della Federazione Sanitas, Leonard Bărăscu, ha dichiarato che il vicepremier Viorel Ştefan ha promesso che a maggio nessun dipendente del sistema sanitario perderà un centesimo dallo stipendio. Leonard Bărăscu: “Tutto quello che hanno fatto in questo periodo i manager nella commissione creata dal premier Viorica Dăncilă assieme a coloro che sono stati qui presenti arriverà anche a noi, e il 2 maggio faremo un’analisi per individuare le soluzioni per la modifica della legge 153.”
Anche se hanno ottenuto dalle autorità la promessa che nei prossimi giorni sarà trovata una soluzione affinché il personale del settore sanitario non perda più soldi, i sindacalisti hanno annunciato che non rinunceranno alle proteste. Nella loro opinione, il problema non si risolverà senza modificare la Legge sulla retribuzione, contro la quale hanno protestato di fronte alla sede del Governo. D’altra parte, il ministro della Salute, Sorina Pintea, ha ribadito che le proteste non sono una soluzione ed ha ricordato che i direttori degli ospedali possono risolvere questi problemi tramite un management di qualità. Dal canto suo, il ministro del Lavoro, Lia Olguţa Vasilescu, ha precisato, per una televisione privata, che la Legge sulla retribuzione non sarà modificata perché non è necessario, visto che il problema è dato dagli scatti salariali. Lei ha aggiunto che, attualmente, si lavora al regolamento per la concessione degli scatti assieme ai manager degli ospedali che hanno saputo gestire la situazione.